Nell’attuale dibattito in ambito pedagogico-didattico inclusivo, che sempre più si sta focalizzando sulla progettazione di ambienti di apprendimento di qualità volti a valorizzare le differenze individuali di tutte e tutti, le pause attive possono avere un ruolo nel migliorare l’apprendimento, la partecipazione nel setting d’aula e il benessere di studentesse e studenti. Tuttavia, la loro integrazione sistematica nella didattica disciplinare, con un’attenzione all’inclusione, è ancora poco indagata. Questo studio presenta un’analisi di processo del programma PRIN PNRR ABMOVE!, che introduce pause attive curriculum-based, predisposte sulla base dei principi dell’Universal Design for Learning, nella didattica della matematica nella scuola primaria. Hanno partecipato al monitoraggio online i/le docenti coinvolti/e nella sperimentazione del programma, implementato secondo un disegno RCT in 244 classi distribuite nelle tre regioni coinvolte: Piemonte, Puglia e Sicilia. I dati quali-quantitativi, raccolti tramite questionari e discussioni che hanno coinvolto attivamente i/le docenti, hanno esplorato le loro percezioni in merito ai cambiamenti nelle loro pratiche didattiche e agli effetti inclusivi osservati in aula con l’introduzione dell’intervento. Le/gli insegnanti segnalano un impatto positivo sul coinvolgimento, la partecipazione, il clima di classe e il consolidamento dei concetti matematici. Le pause attive sono percepite come strumento efficace per offrire una didattica flessibile, favorire l’interazione tra pari e ridurre, seppur parzialmente, barriere alla partecipazione, in particolare per alunni e alunne con BES e anche con ADHD. I risultati offrono spunti concreti per una didattica della matematica più inclusiva, attiva e sostenibile.

Inclusione in Movimento: la Voce dei e delle Docenti nel Monitoraggio di Processo del Programma di Pause Attive ABMOVE!

Sorrentino, Clarissa
2025-01-01

Abstract

Nell’attuale dibattito in ambito pedagogico-didattico inclusivo, che sempre più si sta focalizzando sulla progettazione di ambienti di apprendimento di qualità volti a valorizzare le differenze individuali di tutte e tutti, le pause attive possono avere un ruolo nel migliorare l’apprendimento, la partecipazione nel setting d’aula e il benessere di studentesse e studenti. Tuttavia, la loro integrazione sistematica nella didattica disciplinare, con un’attenzione all’inclusione, è ancora poco indagata. Questo studio presenta un’analisi di processo del programma PRIN PNRR ABMOVE!, che introduce pause attive curriculum-based, predisposte sulla base dei principi dell’Universal Design for Learning, nella didattica della matematica nella scuola primaria. Hanno partecipato al monitoraggio online i/le docenti coinvolti/e nella sperimentazione del programma, implementato secondo un disegno RCT in 244 classi distribuite nelle tre regioni coinvolte: Piemonte, Puglia e Sicilia. I dati quali-quantitativi, raccolti tramite questionari e discussioni che hanno coinvolto attivamente i/le docenti, hanno esplorato le loro percezioni in merito ai cambiamenti nelle loro pratiche didattiche e agli effetti inclusivi osservati in aula con l’introduzione dell’intervento. Le/gli insegnanti segnalano un impatto positivo sul coinvolgimento, la partecipazione, il clima di classe e il consolidamento dei concetti matematici. Le pause attive sono percepite come strumento efficace per offrire una didattica flessibile, favorire l’interazione tra pari e ridurre, seppur parzialmente, barriere alla partecipazione, in particolare per alunni e alunne con BES e anche con ADHD. I risultati offrono spunti concreti per una didattica della matematica più inclusiva, attiva e sostenibile.
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