In questo lavoro vengono approfonditi alcuni aspetti legati alla ricostruzione delle mura romane di Brundisium (Brindisi). A fronte dei numerosi riferimenti degli autori antichi, è estremamente esigua la documentazione archeologica relativa al circuito murario di età romana, pertanto la definizione del percorso si è avvalsa dell’analisi di altri tipi di fonti, quali la cartografia storica e moderna, la documentazione archeologica indiretta e la geomorfologia. L’analisi e l’elaborazione dei dati raccolti in ambiente GIS ha consentito di esaminare la distribuzione delle evidenze archeologiche utili alla nostra ricerca, in rapporto alla cartografia moderna e storica: non solo i resti appartenenti alle antiche mura (in realtà estremamente esigui e di incerta interpretazione), ma anche altri ritrovamenti (come, ad esempio, sepolture e aree di necropoli) che possono suggerire indirettamente l'andamento del circuito. Nuovi spunti di riflessione sono scaturiti dall’analisi specifica del rapporto esistente tra i dati archeologici e cartografici e l’andamento morfologico del terreno, ben evidenziato dal DTM (modello digitale del terreno) disponibile per l’area della città romana
Il circuito murario di Brundisium: nuove proposte di lettura e di ricostruzione
Giovanna Cera
2025-01-01
Abstract
In questo lavoro vengono approfonditi alcuni aspetti legati alla ricostruzione delle mura romane di Brundisium (Brindisi). A fronte dei numerosi riferimenti degli autori antichi, è estremamente esigua la documentazione archeologica relativa al circuito murario di età romana, pertanto la definizione del percorso si è avvalsa dell’analisi di altri tipi di fonti, quali la cartografia storica e moderna, la documentazione archeologica indiretta e la geomorfologia. L’analisi e l’elaborazione dei dati raccolti in ambiente GIS ha consentito di esaminare la distribuzione delle evidenze archeologiche utili alla nostra ricerca, in rapporto alla cartografia moderna e storica: non solo i resti appartenenti alle antiche mura (in realtà estremamente esigui e di incerta interpretazione), ma anche altri ritrovamenti (come, ad esempio, sepolture e aree di necropoli) che possono suggerire indirettamente l'andamento del circuito. Nuovi spunti di riflessione sono scaturiti dall’analisi specifica del rapporto esistente tra i dati archeologici e cartografici e l’andamento morfologico del terreno, ben evidenziato dal DTM (modello digitale del terreno) disponibile per l’area della città romanaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


