L’articolo cerca di mettere in evidenza le principali caratteristiche dell’interpretazione del mito di Circe presentata da Gregorio di Nissa, collocandola all’interno della storia ermeneutica del passo omerico e delle altre riprese gregoriane. Il contributo prende in considerazione alcune parole ed espressioni che risultano rivelatrici dell’approccio e della riflessione di Gregorio, che in polemica con Eunomio richiama più o meno velatamente numerosi testi della tradizione classica e tecnica, rendendo la propria opera estremamente evocativa e allusiva.

Strategie dell’allusione in Gregorio di Nissa: Eunomio, la pozione di Circe e la mandragora

Alessandro Capone
2024-01-01

Abstract

L’articolo cerca di mettere in evidenza le principali caratteristiche dell’interpretazione del mito di Circe presentata da Gregorio di Nissa, collocandola all’interno della storia ermeneutica del passo omerico e delle altre riprese gregoriane. Il contributo prende in considerazione alcune parole ed espressioni che risultano rivelatrici dell’approccio e della riflessione di Gregorio, che in polemica con Eunomio richiama più o meno velatamente numerosi testi della tradizione classica e tecnica, rendendo la propria opera estremamente evocativa e allusiva.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11587/561169
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