La collocazione del paradigma della “qualità di sistema” alla base del dibattito sulla valorizzazione dei prodotti agroalimentari consente – alla luce del nuovo approccio del giudice comunitario al concetto di territorialità del segno - di considerare, in prospettiva, i marchi territoriali pubblici come strumenti di sviluppo territoriale integrato e di reinterpretarne il rapporto con gli altri segni distintivi della qualità. Quella di sistema è una nozione di qualità di tipo multidimensionale. Essa - oltre che indicare le caratteristiche nutrizionali, sensoriali, organolettiche e igienico-sanitarie dei prodotti - comprende anche le dimensioni giuridiche di ordine ambientale, sociale, culturale ed economico sottese alle produzioni. La titolarità pubblica del marchio lo rende strumento dell’amministrazione per la tutela di interessi pubblici come – nel caso delle produzioni agroalimentari di qualità – la tutela del paesaggio e dell’agrobiodiversità. Il prodotto agroalimentare “marchiato” assume così i connotati di bene giuridico polisenso, tramite della tutela di questi interessi e sintesi fisica delle variabili territoriali materiali e immateriali che incidono sulla sua produzione. In quest’ottica l’efficienza dell’attività agricola non dipende esclusivamente dalle performance di mercato dell’impresa utilizzatrice del segno, ma dai servizi agroecosistemici che essa è in grado di fornire alla collettività. Il contributo intende analizzare i marchi territoriali pubblici mediante la riflessione sull’operatività, attuale e futura, dell’istituto in termini di valorizzazione delle produzioni agroalimentari di qualità e sviluppo del territorio nel suo complesso.
I marchi territoriali pubblici di qualità dei prodotti agroalimentari: profili critici e prospettive evolutive
ROBERTO FRANCO GRECO
2018-01-01
Abstract
La collocazione del paradigma della “qualità di sistema” alla base del dibattito sulla valorizzazione dei prodotti agroalimentari consente – alla luce del nuovo approccio del giudice comunitario al concetto di territorialità del segno - di considerare, in prospettiva, i marchi territoriali pubblici come strumenti di sviluppo territoriale integrato e di reinterpretarne il rapporto con gli altri segni distintivi della qualità. Quella di sistema è una nozione di qualità di tipo multidimensionale. Essa - oltre che indicare le caratteristiche nutrizionali, sensoriali, organolettiche e igienico-sanitarie dei prodotti - comprende anche le dimensioni giuridiche di ordine ambientale, sociale, culturale ed economico sottese alle produzioni. La titolarità pubblica del marchio lo rende strumento dell’amministrazione per la tutela di interessi pubblici come – nel caso delle produzioni agroalimentari di qualità – la tutela del paesaggio e dell’agrobiodiversità. Il prodotto agroalimentare “marchiato” assume così i connotati di bene giuridico polisenso, tramite della tutela di questi interessi e sintesi fisica delle variabili territoriali materiali e immateriali che incidono sulla sua produzione. In quest’ottica l’efficienza dell’attività agricola non dipende esclusivamente dalle performance di mercato dell’impresa utilizzatrice del segno, ma dai servizi agroecosistemici che essa è in grado di fornire alla collettività. Il contributo intende analizzare i marchi territoriali pubblici mediante la riflessione sull’operatività, attuale e futura, dell’istituto in termini di valorizzazione delle produzioni agroalimentari di qualità e sviluppo del territorio nel suo complesso.| File | Dimensione | Formato | |
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