Questo studio esplora la dottrina della latenza delle forme nel Medioevo, con particolare attenzione all’elaborazione di Alberto Magno attraverso la sua teoria dell’inchoatio formarum. La dottrina, le cui origini risalgono ad Anassagora e che fu ulteriormente sviluppata nella tradizione filosofica araba, sostiene che la materia contenga tutte le qualità manifeste delle sostanze, sebbene in forma latente. Alberto rielabora questa dottrina, correggendo le implicazioni immanentiste e paradossali attribuite all’errore di Anassagora, e propone un’interpretazione in cui la materia, pur potenzialmente attiva, riceve la perfezione delle forme da un principio causale esterno. Lo studio evidenzia come l’inchoatio formarum di Alberto fornisca una risposta alla dottrina della latenza delle forme e si inserisca nel più ampio dibattito medievale sul rapporto tra materia e forme, sia in contesti filosofici sia teologici. Inoltre, si analizzano i commentatori delle Sentenze di Pietro Lombardo e la connessione con la dottrina agostiniana delle rationes seminales. Infine, viene esaminato il contributo di Alberto al dibattito sulle rationes seminales di Agostino, insieme alla sua interazione con la tradizione tomista e con altri autori del XV secolo.
From Anaxagoras to Albert the Great: The Latency of Forms and the Active Power of Matter in the Middle Ages
nadia bray
2024-01-01
Abstract
Questo studio esplora la dottrina della latenza delle forme nel Medioevo, con particolare attenzione all’elaborazione di Alberto Magno attraverso la sua teoria dell’inchoatio formarum. La dottrina, le cui origini risalgono ad Anassagora e che fu ulteriormente sviluppata nella tradizione filosofica araba, sostiene che la materia contenga tutte le qualità manifeste delle sostanze, sebbene in forma latente. Alberto rielabora questa dottrina, correggendo le implicazioni immanentiste e paradossali attribuite all’errore di Anassagora, e propone un’interpretazione in cui la materia, pur potenzialmente attiva, riceve la perfezione delle forme da un principio causale esterno. Lo studio evidenzia come l’inchoatio formarum di Alberto fornisca una risposta alla dottrina della latenza delle forme e si inserisca nel più ampio dibattito medievale sul rapporto tra materia e forme, sia in contesti filosofici sia teologici. Inoltre, si analizzano i commentatori delle Sentenze di Pietro Lombardo e la connessione con la dottrina agostiniana delle rationes seminales. Infine, viene esaminato il contributo di Alberto al dibattito sulle rationes seminales di Agostino, insieme alla sua interazione con la tradizione tomista e con altri autori del XV secolo.File | Dimensione | Formato | |
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2004 noctua 1. Nadia Bray _ From Anaxagoras to Albert the Great.pdf
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