Nella destinazione del pubblico risparmio verso finalità solidaristiche e di utilità sociale il legislatore sembra aver identificato la leva per rendere la società del benessere sostenibile sotto il profilo etico oltre che dell’equilibrio economico. Le tecniche di finanza sociale pongono in apice un interesse del finanziatore che non è puramente ideale, ma è diverso anche dall’interesse lucrativo di chi investe il denaro al solo scopo di fare propri i guadagni che ne derivano. Di qui la necessità – tutta interpretativa – di ripensare la disciplina applicabile a questi diversi strumenti finanziari, riconoscendo alla situazione giuridica del finanziatore una configurazione pratica che sia adeguata alla funzione
La finanza sociale tra tecnica ed ermeneutica
Carlo Mignone
2024-01-01
Abstract
Nella destinazione del pubblico risparmio verso finalità solidaristiche e di utilità sociale il legislatore sembra aver identificato la leva per rendere la società del benessere sostenibile sotto il profilo etico oltre che dell’equilibrio economico. Le tecniche di finanza sociale pongono in apice un interesse del finanziatore che non è puramente ideale, ma è diverso anche dall’interesse lucrativo di chi investe il denaro al solo scopo di fare propri i guadagni che ne derivano. Di qui la necessità – tutta interpretativa – di ripensare la disciplina applicabile a questi diversi strumenti finanziari, riconoscendo alla situazione giuridica del finanziatore una configurazione pratica che sia adeguata alla funzioneI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.