Nella tarda Età degli Stuart, com’è stato recentemente notato, si assisté all’emersione (se non proprio alla nascita) del pubblico in Inghilterra. Questo saggio cerca di far luce sull’emersione della premiership nel discorso pubblico. A tal proposito prende in considerazione fonti primarie prodotte nel contesto inglese successivamente al 1689, dalle quali emergono le reazioni dei commentatori – scrittori politici, funzionari, giornalisti, e così via – provocate da questa innovazione istituzionale. Molto è stato scritto sull’ascesa di Robert Walpole alla premiership, ma molto meno su quella di Sidney Godolphin e Robert Harley nel primo Settecento, principalmente perché la storiografia di lingua inglese non li considera ancora pienamente come Primi ministri. L’emersione della premiership nel contesto istituzionale della tarda Età Stuart causò reazioni differenti da parte dei contemporanei, non tutte positive. Una parte del pubblico infatti non accolse con favore la figura del Primo ministro che andava delineandosi. In un’epoca in cui il cambiamento non era considerato favorevolmente, questa innovazione costituzionale costituisce ad ogni modo un importante sintomo dell’inizio di una nuova epoca in cui il Parlamento si sentiva sempre più legittimato a definire volta per volta che cosa fosse (o dovesse essere) l’interesse pubblico.

«Who is or who is to be the prime minister»? Premiership e pubblico nell’Inghilterra del primo Settecento

Giurato, Rocco
2017-01-01

Abstract

Nella tarda Età degli Stuart, com’è stato recentemente notato, si assisté all’emersione (se non proprio alla nascita) del pubblico in Inghilterra. Questo saggio cerca di far luce sull’emersione della premiership nel discorso pubblico. A tal proposito prende in considerazione fonti primarie prodotte nel contesto inglese successivamente al 1689, dalle quali emergono le reazioni dei commentatori – scrittori politici, funzionari, giornalisti, e così via – provocate da questa innovazione istituzionale. Molto è stato scritto sull’ascesa di Robert Walpole alla premiership, ma molto meno su quella di Sidney Godolphin e Robert Harley nel primo Settecento, principalmente perché la storiografia di lingua inglese non li considera ancora pienamente come Primi ministri. L’emersione della premiership nel contesto istituzionale della tarda Età Stuart causò reazioni differenti da parte dei contemporanei, non tutte positive. Una parte del pubblico infatti non accolse con favore la figura del Primo ministro che andava delineandosi. In un’epoca in cui il cambiamento non era considerato favorevolmente, questa innovazione costituzionale costituisce ad ogni modo un importante sintomo dell’inizio di una nuova epoca in cui il Parlamento si sentiva sempre più legittimato a definire volta per volta che cosa fosse (o dovesse essere) l’interesse pubblico.
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