Comunità energetiche e territorio, binomio indissolubile

L’emergenza climatica ed energetica stanno focalizzando l’attenzione per le comunità energetiche rinnovabili (CER), costituite da cittadini che diventano produttori e consumatori di energia (“prosumer”) ma anche piccole e medie imprese e amministrazioni comunali, al fine della distribuzione locale di energia prodotta da fonti rinnovabili, portando una serie di benefici ambientali, economici e sociali a livello territoriale e contribuendo a ridurre la povertà energetica quale obiettivo di sviluppo sostenibile ed al raggiungimento del comune obiettivo di “decarbonizzazione” richiesto dal futuro sistema energetico dell’Unione Europea. È quindi immediata l’esigenza di pianificazione, per cui l’articolo espone delle riflessioni conseguenti, con particolare riferimento alla pianificazione paesaggistica, basandosi sul caso di studio del Comune di Corsano (Lecce). Dai processi di decentramento e localismo energetico, emergono alcune prospettive che convergono sul distretto energetico come proiezione della comunità energetica locale e che sembrano valorizzarne una più sistemica e dimensione strategica della pianificazione energetica a scala urbana.