Attraverso l’analisi comparata della storiografia di riferimento e di fonti archivistiche locali, centrate su casi di studio specifici, concernenti il Regno di Napoli, il presente saggio mira ad analizzare la genesi e la fisionomia degli organi amministrativi statuali sviluppati dai governi di Antico Regime, tra XVI e XVIII secolo, evidenziando come i suddetti apparati amministrativi siano emersi proprio quale espressione della crisi interna dell’Ancien Régime piuttosto che nei termini di una sua formulazione. Tale fenomeno avrebbe determinato la progressiva affermazione di uno Stato di tipo giurisdizionale, chiuso, con ordinamenti di natura corporata, di cui era rappresentativa la legislazione attuata da Carlo III di Borbone, e che vede il potere centrale attribuire competenze amministrative alle magistrature, in continuità con l’uso medievale, determinando, ancora, il prevalere di un’amministrazione a carattere privato, legata al sovrano, piuttosto che di vocazione pubblica. La società corporata, quindi, viene presentata ed analizzata quale espressione del passaggio da un sistema economico-sociale di matrice feudale ad un’organizzazione più professionalizzata seppur, ancora, al suo stato embrionale.

La società corporata: un mondo chiuso. Profili e origini degli apparati amministrativi nell’Antico Regime. A proposito della via napoletana allo stato moderno

Barbagallo, Salvatore
2023-01-01

Abstract

Attraverso l’analisi comparata della storiografia di riferimento e di fonti archivistiche locali, centrate su casi di studio specifici, concernenti il Regno di Napoli, il presente saggio mira ad analizzare la genesi e la fisionomia degli organi amministrativi statuali sviluppati dai governi di Antico Regime, tra XVI e XVIII secolo, evidenziando come i suddetti apparati amministrativi siano emersi proprio quale espressione della crisi interna dell’Ancien Régime piuttosto che nei termini di una sua formulazione. Tale fenomeno avrebbe determinato la progressiva affermazione di uno Stato di tipo giurisdizionale, chiuso, con ordinamenti di natura corporata, di cui era rappresentativa la legislazione attuata da Carlo III di Borbone, e che vede il potere centrale attribuire competenze amministrative alle magistrature, in continuità con l’uso medievale, determinando, ancora, il prevalere di un’amministrazione a carattere privato, legata al sovrano, piuttosto che di vocazione pubblica. La società corporata, quindi, viene presentata ed analizzata quale espressione del passaggio da un sistema economico-sociale di matrice feudale ad un’organizzazione più professionalizzata seppur, ancora, al suo stato embrionale.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
72_09 Barbagallo 725-758.pdf

non disponibili

Tipologia: Versione editoriale
Licenza: Copyright dell'editore
Dimensione 306.33 kB
Formato Adobe PDF
306.33 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11587/495966
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact