Esaminando il Fragmentum pseudodositheanum, l’autore si chiede se e come i iura peregrinorum potessero essere conosciuti e applicati dal magistrato e dal giudice romano nell’ambito di una giurisdizione esercitata in Italia. Uno speciale focus è dedicato alla menzione della lex peregrina espressa nella versione latina del frammento a dispetto del rinvio al nomos Hellēnōn contenuto nella versione greca, confrontando il testo restituito dal ms. Paris. Lat. 6503 con il manoscritto Leidensis Vossianus Gr. Q. 7.
Il pretore e la lex peregrina: considerazioni su Frag. Pseudo-Dositheanum de manumissionibus 12
D'Alessio, Raffaele
2022-01-01
Abstract
Esaminando il Fragmentum pseudodositheanum, l’autore si chiede se e come i iura peregrinorum potessero essere conosciuti e applicati dal magistrato e dal giudice romano nell’ambito di una giurisdizione esercitata in Italia. Uno speciale focus è dedicato alla menzione della lex peregrina espressa nella versione latina del frammento a dispetto del rinvio al nomos Hellēnōn contenuto nella versione greca, confrontando il testo restituito dal ms. Paris. Lat. 6503 con il manoscritto Leidensis Vossianus Gr. Q. 7.File in questo prodotto:
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