L’importance du paysage dans toute l’oeuvre en vers de Vittorio Bodini est témoignée par la récurrence isotopies sémantiques et de stylèmes visuels de long cours en rapport avec le territoire d’appartenance et avec sa codification littéraire, comme la géographie fictive liée aux contrastes chromatiques entre lumière et obscurité, ou à certains motifs récurrents : la lune et le coucher du soleil, les éléments naturels, les phytonymes et les bestiaires, le cycle saisonnier. L’essai cherche à suivre les manifestations du chronotope salentin présentes dans ses vers depuis le premier recueil, La luna dei Borboni (1952), jusqu’aux dernières écritures. L’importanza del paesaggio in tutta l’opera in versi di Vittorio Bodini è testimoniata dalla ricorrenza di isotopie semantiche e stilemi visivi di lungo corso relativi al territorio di appartenenza e alla sua codificazione letteraria, come la geografia finzionale legata ai contrasti cromatici tra luce e buio, o a certi motivi ricorrenti: la luna e il tramonto, gli elementi naturali, i fitonimi e i bestiari, il ciclo stagionale. Il saggio tenta di seguire le manifestazioni del cronotopo salentino presenti nei suoi versi dalla prima raccolta, La luna dei Borboni (1952), fino alle ultime scritture.

«Un Sud di memorie e di spaghi». Luoghi e paesaggi nell’opera poetica di Vittorio Bodini

f. moliterni
2023-01-01

Abstract

L’importance du paysage dans toute l’oeuvre en vers de Vittorio Bodini est témoignée par la récurrence isotopies sémantiques et de stylèmes visuels de long cours en rapport avec le territoire d’appartenance et avec sa codification littéraire, comme la géographie fictive liée aux contrastes chromatiques entre lumière et obscurité, ou à certains motifs récurrents : la lune et le coucher du soleil, les éléments naturels, les phytonymes et les bestiaires, le cycle saisonnier. L’essai cherche à suivre les manifestations du chronotope salentin présentes dans ses vers depuis le premier recueil, La luna dei Borboni (1952), jusqu’aux dernières écritures. L’importanza del paesaggio in tutta l’opera in versi di Vittorio Bodini è testimoniata dalla ricorrenza di isotopie semantiche e stilemi visivi di lungo corso relativi al territorio di appartenenza e alla sua codificazione letteraria, come la geografia finzionale legata ai contrasti cromatici tra luce e buio, o a certi motivi ricorrenti: la luna e il tramonto, gli elementi naturali, i fitonimi e i bestiari, il ciclo stagionale. Il saggio tenta di seguire le manifestazioni del cronotopo salentino presenti nei suoi versi dalla prima raccolta, La luna dei Borboni (1952), fino alle ultime scritture.
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