Il contributo fornisce un’analisi delle immagini poetiche, talvolta standardizzate e ripetitive, inclini ad annullare un saldo riferimento alla “realtà reale” in favore di “simulacri” che dissolvono ogni rapporto d’identità con la realtà referenziale individuabili nella fenomenologia della descriptio femminile rintracciabile nelle sillogi edite a Napoli nella seconda metà del Cinquecento tradotte nelle forme di “tempio”. Qui la rappresentazione fisica delle dedicatarie non sempre ricalca l’esistente in modo mimetico, il vero essere, bensì riproduce un’immagine astratta, simulativa della realtà, mediata da un processo di elaborazione dell’immagine impressa nel cuore o nella memoria del poeta.
«Con color, con parole, e con intagli»: ritratti di gentil donne napoletane sulla “soglia del tempio”
Daniela Caracciolo
2023-01-01
Abstract
Il contributo fornisce un’analisi delle immagini poetiche, talvolta standardizzate e ripetitive, inclini ad annullare un saldo riferimento alla “realtà reale” in favore di “simulacri” che dissolvono ogni rapporto d’identità con la realtà referenziale individuabili nella fenomenologia della descriptio femminile rintracciabile nelle sillogi edite a Napoli nella seconda metà del Cinquecento tradotte nelle forme di “tempio”. Qui la rappresentazione fisica delle dedicatarie non sempre ricalca l’esistente in modo mimetico, il vero essere, bensì riproduce un’immagine astratta, simulativa della realtà, mediata da un processo di elaborazione dell’immagine impressa nel cuore o nella memoria del poeta.File | Dimensione | Formato | |
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