The Agents of Hathor in P.Tor.Botti and the Ptolemaic Temple of Deir el-Medina

EN Found inside the jars containing the archive of Totoês, P.Tor.Botti 34 A, 34 B+C, 35 and 36 were wrapped together. Transliteration and translation are provided for the body of these papyri, as well as for the related P.Tor.Botti 40. An explanation is given for why they were rolled together: these papyri attest to the agreements made in the year 100 BC between the elders of the priests of the sanctuary of the goddess Hathor at Deir el-Medina in Upper Egypt and the three sons of Chestephnachthis (B), who bore the title of “agents of Hathor”. They collected the income of the temple, paid the priests their due, managed both ordinary and extra charges and kept the account book of the sanctuary. The amount of 17 talents mentioned in P.Tor.Botti 34 A could even indicate that the family of Chestephnachthis (B) was responsibile for building or decorating the “mammisi” or the temple portal at Deir el-Medina. IT Ritrovati all’interno delle giare che contenevano l’archivio di Totoês, i P.Tor.Botti 34 A, 34 B+C, 35 e 36 erano arrotolati insieme. Vengono pubblicate la traslitterazione e la traduzione per il corpo di questi papiri, così come per il P.Tor.Botti 40 a loro collegato. Si fornisce una spiegazione del motivo per cui erano arrotolati insieme: questi papiri testimoniano gli accordi presi nell’anno 100 a.C. tra gli anziani dei preti del santuario della dea Hathor a Deir el-Medina in Alto Egitto ed i tre figli di Chestephnachthis (B), i quali portavano il titolo di “agenti di Hathor”. Questi raccoglievano le entrate del tempio, versavano il dovuto ai sacerdoti, gestivano le spese sia ordinarie sia straordinarie e tenevano il registro contabile del santuario. Il montante di 17 talenti menzionati nel P.Tor.Botti 34 A potrebbe persino indicare che la famiglia di Chestephnachthis (B) era responsabile della costruzione o decorazione del “mammisi” o del portale del tempio a Deir el-Medina.