La repressione del negazionismo in Europa: considerazioni a partire dal caso polacco

La repressione penale dei crimini di negazionismo, soprattutto sotto forma di negazionismo dell’Olocausto, è diffuso in molti Paesi europei ed è richiesto dall’UE. L’anno scorso il governo polacco ha tentato di modificare la disciplina nazionale nel senso di criminalizzare anche le affermazioni di responsabilità polacca con riferimento ai crimini nazisti commessi durante la Seconda guerra mondiale. Questo tentativo ha innescato vivaci reazioni politiche, che hanno portato a ritirare la modifica. Tuttavia, i reati di negazionismo continuano ad essere in vigore in Europa, nonostante sia difficile trovare un convincente equilibrio con la libertà di espressione e altri diritti fondamentali. Il caso polacco potrebbe essere un’occasione per ripensare i reati di negazionismo.