L'articolo indaga la Pittura in giudicio di Carlo Gregorio Rosignoli pubblicata nel 1697 con l'obiettivo di dimostrare il rapporto tra il contenuto del testo e la pittura sacra. Questo saggio esamina le strategie a sostegno dell'intera struttura di un'opera in cui testi di autori più o meno contemporanei (Domenico Ottonelli, Daniello Bartoli, Giovan Battista Marino, Giovanni Paolo Oliva) sono oggetto di una "riscrittura" da parte dell'autore.Il contenuto della Pittura in giudicio è legato al concetto di “decoro”: Rosignoli qui affronta il problema di piegare i mezzi espressivi delle arti alla verità della fede cattolica utile ai fedeli morali e religiosi incolti. In conclusione, il centro della riflessione teorica di Rosignoli individua le esigenze pedagogiche nel rispetto della retorica della persuasione.
«Saviezza in ischifar le profanità nelle imagini sacre»: la Pittura in giudicio (1697) di Carlo Gregorio Rosignoli
Daniela Caracciolo
2021-01-01
Abstract
L'articolo indaga la Pittura in giudicio di Carlo Gregorio Rosignoli pubblicata nel 1697 con l'obiettivo di dimostrare il rapporto tra il contenuto del testo e la pittura sacra. Questo saggio esamina le strategie a sostegno dell'intera struttura di un'opera in cui testi di autori più o meno contemporanei (Domenico Ottonelli, Daniello Bartoli, Giovan Battista Marino, Giovanni Paolo Oliva) sono oggetto di una "riscrittura" da parte dell'autore.Il contenuto della Pittura in giudicio è legato al concetto di “decoro”: Rosignoli qui affronta il problema di piegare i mezzi espressivi delle arti alla verità della fede cattolica utile ai fedeli morali e religiosi incolti. In conclusione, il centro della riflessione teorica di Rosignoli individua le esigenze pedagogiche nel rispetto della retorica della persuasione.File | Dimensione | Formato | |
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