Che cos’è il DUP di un ente locale? Non è affatto semplice (in tutta onestà) cogliere l’intima natura giuridica di un istituto dispiegatosi lungo l’ambiguo crinale tra politica e diritto, sviluppatosi a cavallo delle (sensibili) esigenze tra diritto ed economia e, concretamente, maturato nell’alveo di una costante dialettica (creatrice) tra il diritto positivo ed il diritto vivente. Ebbene, il “Documento Unico di Programmazione” che è anche noto - ai più - con l’acronimo di DUP viene a manifestarsi proprio come un istituto di questo tipo. Perciò, con queste pagine ci si offre di approfondire alcuni ragionamenti di analisi e di “inquadramento” giuridico del DUP. Anche perché lo scopo (più) “pragmatico” è quello di calare la (ricercata) natura del DUP all’interno del materiale contesto di funzionamento dell’autonomia comunale: rapportandolo in particolare con una fondamentale funzione degli enti comunali, qual è la - nevralgica - pianificazione territoriale di un Comune. Ciò viene ad assumere un pregnante rilievo sistematico, specialmente, alla luce delle recenti - e peculiari - fattispecie legislative produttrici di automatiche forme provvedimentali di varianti agli strumenti urbanistici comunali. Analisi senz’altro utile - se non preziosa - per farsi un’idea sullo stato di salute effettiva dell’autonomia dell’ente “Comune”. Cosa non scontata in un cronico periodo di convulse misure emergenziali a contrasto dello scoppio del Virus da Covid-19.

CHIOSE SULLA RATIO DEL DUP DI UN ENTE LOCALE E SPUNTI DI SNODO CON L'AUTONOMIA COMUNALE FALCIDIATA DALLE VARIANTI EX LEGE AGLI STRUMENTI URBANISTICI.

MITROTTI ANTONIO
2022-01-01

Abstract

Che cos’è il DUP di un ente locale? Non è affatto semplice (in tutta onestà) cogliere l’intima natura giuridica di un istituto dispiegatosi lungo l’ambiguo crinale tra politica e diritto, sviluppatosi a cavallo delle (sensibili) esigenze tra diritto ed economia e, concretamente, maturato nell’alveo di una costante dialettica (creatrice) tra il diritto positivo ed il diritto vivente. Ebbene, il “Documento Unico di Programmazione” che è anche noto - ai più - con l’acronimo di DUP viene a manifestarsi proprio come un istituto di questo tipo. Perciò, con queste pagine ci si offre di approfondire alcuni ragionamenti di analisi e di “inquadramento” giuridico del DUP. Anche perché lo scopo (più) “pragmatico” è quello di calare la (ricercata) natura del DUP all’interno del materiale contesto di funzionamento dell’autonomia comunale: rapportandolo in particolare con una fondamentale funzione degli enti comunali, qual è la - nevralgica - pianificazione territoriale di un Comune. Ciò viene ad assumere un pregnante rilievo sistematico, specialmente, alla luce delle recenti - e peculiari - fattispecie legislative produttrici di automatiche forme provvedimentali di varianti agli strumenti urbanistici comunali. Analisi senz’altro utile - se non preziosa - per farsi un’idea sullo stato di salute effettiva dell’autonomia dell’ente “Comune”. Cosa non scontata in un cronico periodo di convulse misure emergenziali a contrasto dello scoppio del Virus da Covid-19.
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