Nel 1656 un’epidemia di peste colpisce il regno di Napoli. In Terra d’Otranto lo scampato pericolo viene attribuito all’intercessione del protovescovo leccese Oronzo. L’elevazione di sant’Oronzo a protettore della città di Lecce, voluta dal vescovo Luigi Pappacoda, è un abile mossa del prelato per riconquistare la gestione del sacro in un momento travagliato, caratterizzato dalla “guerra per le reliquie” fra Teatini e Gesuiti e dagli echi della rivolta masanielliana. Il culto del santo coincide con la costruzione della Lecce sacra barocca. Il risultato è quello di una città in cui lo spazio urbano è scandito perfettamente dalla presenza del sacro. La scelta di puntare sulla promozione di un santo miracolante locale, come Oronzo, è in linea con i dettami del Concilio di Trento che restituiscono valore all’azione pastorale dei vescovi, puntando a un’estrema personalizzazione del rapporto fra santo e fedele. Obiettivo del contributo è pertanto quello di mettere in evidenza il legame fra l’epidemia, l’azione del Pappacoda e la nascita della Lecce barocca, ampliando anche al territorio il raggio delle ricerche condotte sinora in prevalenza sulla città di Lecce al fine di creare una vera e propria cartografia del sacro. Oltre a una ricognizione degli edifici sparsi sul territorio, lo studio analizzerà anche l’iconografia del santo patrono, spesso affiancato alla rappresentazione “sintetica” del centro urbano sul quale esercita la sua protezione.
La 'Devotio orontiana' e la Controriforma trionfante in Terra d’Otranto
Del Sole, Francesco
2021-01-01
Abstract
Nel 1656 un’epidemia di peste colpisce il regno di Napoli. In Terra d’Otranto lo scampato pericolo viene attribuito all’intercessione del protovescovo leccese Oronzo. L’elevazione di sant’Oronzo a protettore della città di Lecce, voluta dal vescovo Luigi Pappacoda, è un abile mossa del prelato per riconquistare la gestione del sacro in un momento travagliato, caratterizzato dalla “guerra per le reliquie” fra Teatini e Gesuiti e dagli echi della rivolta masanielliana. Il culto del santo coincide con la costruzione della Lecce sacra barocca. Il risultato è quello di una città in cui lo spazio urbano è scandito perfettamente dalla presenza del sacro. La scelta di puntare sulla promozione di un santo miracolante locale, come Oronzo, è in linea con i dettami del Concilio di Trento che restituiscono valore all’azione pastorale dei vescovi, puntando a un’estrema personalizzazione del rapporto fra santo e fedele. Obiettivo del contributo è pertanto quello di mettere in evidenza il legame fra l’epidemia, l’azione del Pappacoda e la nascita della Lecce barocca, ampliando anche al territorio il raggio delle ricerche condotte sinora in prevalenza sulla città di Lecce al fine di creare una vera e propria cartografia del sacro. Oltre a una ricognizione degli edifici sparsi sul territorio, lo studio analizzerà anche l’iconografia del santo patrono, spesso affiancato alla rappresentazione “sintetica” del centro urbano sul quale esercita la sua protezione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.