Il lavoro si sofferma sul controllo penale del “caporalato”, nell’ambito di una più ampia riflessione sulla dignità del lavoratore e sul concetto di decent work. L’analisi è dedicata specialmente al delitto di “intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro” (art. 603 bis c.p.), con particolare riguardo alle modifiche alla fattispecie introdotte nel 2016, come pure al complessivo e più ampio sistema di tutela in cui essa si inserisce. A fronte di alcuni rilievi critici sull’effettività della tutela, in sede politico-criminale si prospetta la praticabilità di modelli responsivi e del pyramidal enforcement, in vista della più efficace prevenzione del fenomeno.

Dignità del lavoratore e controllo penale del “caporalato”

Giuseppe Rotolo
2018-01-01

Abstract

Il lavoro si sofferma sul controllo penale del “caporalato”, nell’ambito di una più ampia riflessione sulla dignità del lavoratore e sul concetto di decent work. L’analisi è dedicata specialmente al delitto di “intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro” (art. 603 bis c.p.), con particolare riguardo alle modifiche alla fattispecie introdotte nel 2016, come pure al complessivo e più ampio sistema di tutela in cui essa si inserisce. A fronte di alcuni rilievi critici sull’effettività della tutela, in sede politico-criminale si prospetta la praticabilità di modelli responsivi e del pyramidal enforcement, in vista della più efficace prevenzione del fenomeno.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11587/457063
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