La pratica delle attività motorie e sportive in età evolutiva nei diversi contesti educativi, formali e non formali, ha ricevuto recentemente un significativo impulso al suo sviluppo sia per ragioni riconducibili alla promozione della salute ed alla prevenzione di varie patologie sia all’orientamento sportivo sia allo sviluppo delle relazioni interpersonali e sociali. Già da alcuni anni si assiste ad una significativa espansione dei luoghi e contesti della didattica e, in modo particolare riguardo allo sport, si tratta di un vero e proprio prolungamento e di un’ampia diversificazione delle opportunità, già offerte dal contesto formale della scuola, rivolte ai bambini ed ai giovani. La domanda formativa in tale direzione è in continuo aumento e diversificazione, anche se non sempre è possibile rilevare un equivalente sviluppo della qualità dell’insegnamento e del processo formativo del bambino e del giovane, pur in presenza di fecondi e ben identificati percorsi educativi. Non di rado, infatti, è possibile rilevare una dis-continuità nelle scelte didattiche e delle relative metodologie rispetto a quelle proposte a scuola che, se da un lato generano apparente diversificazione, dall’altro costituiscono limiti e vincoli per lo sviluppo della percezione del sé, delle motivazioni ad apprendere e per la prosecuzione della pratica sportiva in funzione di corrette abitudini di vita nelle diverse età. Più precisamente, l’ambito dello sport nelle sue varie declinazioni, sembra frequentemente limitare e, in alcuni casi, contrastare e frantumare, il processo educativo faticosamente strutturato in famiglia o a scuola, laddove, al contrario, servirebbe un alto grado di interazione, integrazione e continuità, per conferire senso e direzione alle esperienze ed alle scelte formative dei giovani. Scopo del seguente contributo è presentare le valenze formative delle esperienze sportive proposte nel contesto dell’associazionismo territoriale, con particolare riferimento all’insegnamento di Life Skills, ritenute dall’OMS, essenziali per lo sviluppo equilibrato della personalità sin dall’età evolutiva. L’associazione sportiva, insieme ad altre agenzie educative, infatti, è considerata un contesto significativo per procedere oltre la prestazione tecnica e per insegnare Life Skills, cioè abilità che possono essere apprese in ambito sportivo ma risultano applicabili e generalizzabili in numerosi altri ambiti della vita e nelle diverse età.

L’associazione sportiva per insegnare life skills e promuovere la continuità educativa

Dario Colella
2020-01-01

Abstract

La pratica delle attività motorie e sportive in età evolutiva nei diversi contesti educativi, formali e non formali, ha ricevuto recentemente un significativo impulso al suo sviluppo sia per ragioni riconducibili alla promozione della salute ed alla prevenzione di varie patologie sia all’orientamento sportivo sia allo sviluppo delle relazioni interpersonali e sociali. Già da alcuni anni si assiste ad una significativa espansione dei luoghi e contesti della didattica e, in modo particolare riguardo allo sport, si tratta di un vero e proprio prolungamento e di un’ampia diversificazione delle opportunità, già offerte dal contesto formale della scuola, rivolte ai bambini ed ai giovani. La domanda formativa in tale direzione è in continuo aumento e diversificazione, anche se non sempre è possibile rilevare un equivalente sviluppo della qualità dell’insegnamento e del processo formativo del bambino e del giovane, pur in presenza di fecondi e ben identificati percorsi educativi. Non di rado, infatti, è possibile rilevare una dis-continuità nelle scelte didattiche e delle relative metodologie rispetto a quelle proposte a scuola che, se da un lato generano apparente diversificazione, dall’altro costituiscono limiti e vincoli per lo sviluppo della percezione del sé, delle motivazioni ad apprendere e per la prosecuzione della pratica sportiva in funzione di corrette abitudini di vita nelle diverse età. Più precisamente, l’ambito dello sport nelle sue varie declinazioni, sembra frequentemente limitare e, in alcuni casi, contrastare e frantumare, il processo educativo faticosamente strutturato in famiglia o a scuola, laddove, al contrario, servirebbe un alto grado di interazione, integrazione e continuità, per conferire senso e direzione alle esperienze ed alle scelte formative dei giovani. Scopo del seguente contributo è presentare le valenze formative delle esperienze sportive proposte nel contesto dell’associazionismo territoriale, con particolare riferimento all’insegnamento di Life Skills, ritenute dall’OMS, essenziali per lo sviluppo equilibrato della personalità sin dall’età evolutiva. L’associazione sportiva, insieme ad altre agenzie educative, infatti, è considerata un contesto significativo per procedere oltre la prestazione tecnica e per insegnare Life Skills, cioè abilità che possono essere apprese in ambito sportivo ma risultano applicabili e generalizzabili in numerosi altri ambiti della vita e nelle diverse età.
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