Gli scambiatori di calore trovano applicazioni numerose e diverse in tutti gli ambiti, sia industriali sia civili, e, a seconda delle finalità per le quali sono concepiti e installati, presentano geometrie e fluidi di scambio molto eterogenei. I modelli di calcolo delle performance degli scambiatori di calore, in fase progettuale come in fase di verifica, non sempre danno luogo a risultati soddisfacenti in termini di rispondenza del dato effettivo rispetto a quello calcolato e previsto. Ad esempio, metodi analitici attualmente disponibili non permettono di predire con adeguata accuratezza le performance di scambiatori quali gli evaporatori a batteria utilizzati nelle macchine frigorifere, dove la presenza di un fluido in cambiamento di fase, la formazione di brina su parti della superficie di scambio e la complessa geometria e configurazione dei flussi giocano un ruolo fondamentale nel complesso fenomeno di trasmissione del calore. Per ottenere dei buoni risultati occorrerebbe, allora, fare uso di analisi numeriche termofluidodinamiche (CFD, Computational Fluid Dynamics), piuttosto onerose in termini di costi computazionali quando spinte alla generazione di griglie di calcolo alla scala dei ridottissimi spazi a disposizione del fluido per l’attraversamento dello scambiatore.
L’innovativo metodo ibrido per il calcolo delle prestazioni degli scambiatori di calore nelle condizioni reali di esercizio
STARACE, G.
Writing – Review & Editing
;Macchitella, S.Writing – Original Draft Preparation
2020-01-01
Abstract
Gli scambiatori di calore trovano applicazioni numerose e diverse in tutti gli ambiti, sia industriali sia civili, e, a seconda delle finalità per le quali sono concepiti e installati, presentano geometrie e fluidi di scambio molto eterogenei. I modelli di calcolo delle performance degli scambiatori di calore, in fase progettuale come in fase di verifica, non sempre danno luogo a risultati soddisfacenti in termini di rispondenza del dato effettivo rispetto a quello calcolato e previsto. Ad esempio, metodi analitici attualmente disponibili non permettono di predire con adeguata accuratezza le performance di scambiatori quali gli evaporatori a batteria utilizzati nelle macchine frigorifere, dove la presenza di un fluido in cambiamento di fase, la formazione di brina su parti della superficie di scambio e la complessa geometria e configurazione dei flussi giocano un ruolo fondamentale nel complesso fenomeno di trasmissione del calore. Per ottenere dei buoni risultati occorrerebbe, allora, fare uso di analisi numeriche termofluidodinamiche (CFD, Computational Fluid Dynamics), piuttosto onerose in termini di costi computazionali quando spinte alla generazione di griglie di calcolo alla scala dei ridottissimi spazi a disposizione del fluido per l’attraversamento dello scambiatore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.