Il 28 febbraio 2019 l’Università del Salento ha promosso un evento nazionale di formazione scientifica presso l’area protetta di Acquatina di Frigole localizzata lungo costa Adriatica della Puglia. I 28 partecipanti hanno seguito le lezioni teoriche durante la mattinata presso il blocco laboratoriale del Centro di Ricerca per la Pesca e l’Acquacoltura. Le lezioni sono state tenute da Maurizio Pinna, Gabriele Marini, Paolo Balistreri e Luigi Potenza. Esse hanno riguardato gli argomenti di principale interesse del progetto IMPRECO “Common strategies and best practices to IMprove the transnational PRotection of ECOsystem integrity and services”, finanziato nell’ambito del programma Interreg ADRION 2014- 2020. L’interesse per i temi trattati ha suscitato numerosi momenti di discussione con i partecipanti. A seguito della discussione, il gruppo con lo staff tecnico dell’università ha svolto attività di monitoraggio e campionamento, come il rilevamento delle biometrie della popolazione di Pinna nobilis presente nella Laguna di Acquatina ed i cui organismi sono anche visibili dalle sponde quando le condizioni della colonna d’acqua garantiscono una elevata trasparenza. L’obiettivo principale di IMPRECO è migliorare la salvaguardia dei servizi ecosistemici e affrontare la loro vulnerabilità ambientale rafforzando il potenziale delle aree protette nella conservazione della biodiversità e degli ecosistemi attraverso un network transnazionale che comprende l’Italia, la Slovenia, la Croazia, l’Albania e la Grecia. Consapevoli del capitale naturale presente nelle aree protette, i partner del progetto affrontano quotidianamente la sfida della conservazione degli ecosistemi (ES) e dei servizi ecosistemici, e vivono da protagonisti la relazione tra ES e il sistema socio-economico (SoES). Questa relazione produce sia flussi di benefici dall’ES ai SoES che fattori di cambiamento dal SoES all’ES. Le pressioni umane e naturali stanno minacciando la salute degli ES e la loro capacità di fornire servizi ecosistemici fondamentali per mantenere le condizioni ottimali per tutti i cittadini alla scala della strategia macro-regionale EUSAIR1 (EUropean Strategy for the Adriact and Ionian Region). IMPRECO affronta tali sfide comuni applicando il cosiddetto approccio ESS (EcoSystem Services) ma in modo innovativo: liberando il potenziale delle aree protette (PA) come laboratori per testare misure innovative per la conservazione ES e trasferirle nei territori circostanti attraverso l’applicazione di un approccio a elica quadrupla2. Salvaguardare gli ES richiede un approccio globale per essere efficace: convergendo gli sforzi a livello locale, che richiedono il coinvolgimento di responsabili PA, enti pubblici, società civile, mondo accademico, operatori economici e condividendo gli sforzi su un terreno transnazionale poiché gli ES sono interconnessi ecologicamente e minacciati da pressioni generate a tale livello. Pertanto, IMPRECO stabilirà una rete transnazionale composta da PA e stakeholder locali e la sosterrà con una strategia comune per la gestione e la conservazione degli ES, insieme a una serie di strumenti di governo innovativi.

Ad Acquatina di Frigole sbarca ufficialmente il progetto IMPRECO

Maurizio Pinna
2019-01-01

Abstract

Il 28 febbraio 2019 l’Università del Salento ha promosso un evento nazionale di formazione scientifica presso l’area protetta di Acquatina di Frigole localizzata lungo costa Adriatica della Puglia. I 28 partecipanti hanno seguito le lezioni teoriche durante la mattinata presso il blocco laboratoriale del Centro di Ricerca per la Pesca e l’Acquacoltura. Le lezioni sono state tenute da Maurizio Pinna, Gabriele Marini, Paolo Balistreri e Luigi Potenza. Esse hanno riguardato gli argomenti di principale interesse del progetto IMPRECO “Common strategies and best practices to IMprove the transnational PRotection of ECOsystem integrity and services”, finanziato nell’ambito del programma Interreg ADRION 2014- 2020. L’interesse per i temi trattati ha suscitato numerosi momenti di discussione con i partecipanti. A seguito della discussione, il gruppo con lo staff tecnico dell’università ha svolto attività di monitoraggio e campionamento, come il rilevamento delle biometrie della popolazione di Pinna nobilis presente nella Laguna di Acquatina ed i cui organismi sono anche visibili dalle sponde quando le condizioni della colonna d’acqua garantiscono una elevata trasparenza. L’obiettivo principale di IMPRECO è migliorare la salvaguardia dei servizi ecosistemici e affrontare la loro vulnerabilità ambientale rafforzando il potenziale delle aree protette nella conservazione della biodiversità e degli ecosistemi attraverso un network transnazionale che comprende l’Italia, la Slovenia, la Croazia, l’Albania e la Grecia. Consapevoli del capitale naturale presente nelle aree protette, i partner del progetto affrontano quotidianamente la sfida della conservazione degli ecosistemi (ES) e dei servizi ecosistemici, e vivono da protagonisti la relazione tra ES e il sistema socio-economico (SoES). Questa relazione produce sia flussi di benefici dall’ES ai SoES che fattori di cambiamento dal SoES all’ES. Le pressioni umane e naturali stanno minacciando la salute degli ES e la loro capacità di fornire servizi ecosistemici fondamentali per mantenere le condizioni ottimali per tutti i cittadini alla scala della strategia macro-regionale EUSAIR1 (EUropean Strategy for the Adriact and Ionian Region). IMPRECO affronta tali sfide comuni applicando il cosiddetto approccio ESS (EcoSystem Services) ma in modo innovativo: liberando il potenziale delle aree protette (PA) come laboratori per testare misure innovative per la conservazione ES e trasferirle nei territori circostanti attraverso l’applicazione di un approccio a elica quadrupla2. Salvaguardare gli ES richiede un approccio globale per essere efficace: convergendo gli sforzi a livello locale, che richiedono il coinvolgimento di responsabili PA, enti pubblici, società civile, mondo accademico, operatori economici e condividendo gli sforzi su un terreno transnazionale poiché gli ES sono interconnessi ecologicamente e minacciati da pressioni generate a tale livello. Pertanto, IMPRECO stabilirà una rete transnazionale composta da PA e stakeholder locali e la sosterrà con una strategia comune per la gestione e la conservazione degli ES, insieme a una serie di strumenti di governo innovativi.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11587/441853
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