Il Mediterraneo è una delle regioni maggiormente interessate dal fenomeno delle invasioni biologiche, considerate una delle più gravi minacce alla biodiversità ed ai servizi ecosistemici (Wallentinus e Nyberg, 2007; Zenetos et al., 2012; Galil et al., 2015). Per comprendere le dinamiche di diffusione delle specie aliene/invasive, sono necessarie regolari campagne di monitoraggio che sono impegnative anche dal punto di vista economico. In tal senso, il cittadino può dare un contributo alla scienza fornendo informazioni che andrebbero certamente perse per limitazioni di tempo e risorse. Recenti sondaggi negli Stati membri dell’Unione Europea ci dicono che i cittadini sono notevolmente interessati all’ambiente (52%) ma ritengono che l’informazione sia scarsa e non sempre di qualità. Il cittadino, se correttamente informato, può diventare un interlocutore consapevole, sensibile e disponibile a partecipare attivamente ad iniziative a favore dell’ambiente quali i progetti di Citizen Science. Oggi internet costituisce la principale fonte di informazione scientifica. Chi appartiene al mondo della ricerca sa accedere a risorse e banche dati che non sono alla portata di tutti. Tramite i comuni motori di ricerca l’uso di parole chiave non sempre consente di accedere a dati scientificamente validi. Per avvicinare la scienza al cittadino è indispensabile che le informazioni siano facilmente reperibili e accessibili. Per verificare il livello di informazione relativamente alle specie aliene/invasive accessibili al cittadino abbiamo utilizzato il motore di ricerca più utilizzato a livello mondiale, Google. La ricerca è stata effettuata tramite l’utilizzo di parole chiave, selezionate in base alla loro frequenza su pubblicazioni scientifico/divulgative inerenti la tematica in oggetto. Le parole impiegate nella ricerca sono state: “Specie aliene”, “Specie invasive” e “Alieni”. Successivamente sono state utilizzate differenti combinazioni con la parola “Italia” e con gli acronimi dei principali centri e enti di ricerca che si occupano di specie aliene in Italia (CNR, ISPRA e ARPA) e le parole chiave “Scienza del cittadino”. In parallelo, è stata effettuata anche una ricerca utilizzando i termini inglesi delle parole chiavi impiegate: “Alien Species”, “Invasive Species”, “Aliens”, “Italy” e “Citizen Science”. Riportiamo come esempio i dati che fanno riferimento alla ricerca effettuata con “Specie Aliene” e “Specie Invasive”, estrapolando i dati relativi alle prime 10 pagine. E’ emerso chiaramente che la maggioranza dei records (80%) fa riferimento a siti web non prettamente scientifici ma divulgativi; le informazioni presenti in alcuni di questi siti richiederebbero, tra l’altro, una attenta valutazione della veridicità. Solo il 20% riguarda siti web di carattere prettamente scientifico (ad es. Aree Marine Protette, Associazioni ambientaliste, ARPA regionali, Università, ISPRA, Ministeri, SIBM e ResearchGate). La ricerca condotta con le parole chiave inglesi ha portato ad un notevole aumento della percentuale delle informazioni che si riferiscono a siti prettamente scientifici (70% circa). Per avere facile accesso ai dati scientifici occorre pertanto avere già delle conoscenze di base. Perché il cittadino si avvicini alla scienza, la comunità scientifica deve assumere un ruolo importante nella comunicazione delle informazioni fornendo al cittadino uno strumento di facile consultazione che gli garantisca una corretta informazione sulle tematiche inerenti le specie aliene/invasive. Come superare il gap informativo attualmente esistente tra scienza e cittadino? Attraverso una proposta congiunta dei principali enti ed infrastrutture di ricerca che si occupano a diversi livelli di specie aliene/invasive, da presentare al Ministero dell’Ambiente, e di cui potrebbe farsi promotrice la SIBM. La proposta prevede l’attivazione di un sito web interattivo, facilmente raggiungibile attraverso i comuni motori di ricerca, e facilmente consultabile, dove trovare i link dei principali enti di ricerca italiani che si occupano di specie aliene/invasive, notizie su congressi, manifestazioni, iniziative di Citizen Science e materiale informativo come ad es. un atlante divulgativo realizzato da tutti gli enti di ricerca coordinati dalla SIBM. Per accrescere la visibilità e la fruibilità del sito web, i social media potrebbero dare un forte contributo.

La scienza si apre ai cittadini: il caso delle specie aliene/invasive

Pinna M.;
2017-01-01

Abstract

Il Mediterraneo è una delle regioni maggiormente interessate dal fenomeno delle invasioni biologiche, considerate una delle più gravi minacce alla biodiversità ed ai servizi ecosistemici (Wallentinus e Nyberg, 2007; Zenetos et al., 2012; Galil et al., 2015). Per comprendere le dinamiche di diffusione delle specie aliene/invasive, sono necessarie regolari campagne di monitoraggio che sono impegnative anche dal punto di vista economico. In tal senso, il cittadino può dare un contributo alla scienza fornendo informazioni che andrebbero certamente perse per limitazioni di tempo e risorse. Recenti sondaggi negli Stati membri dell’Unione Europea ci dicono che i cittadini sono notevolmente interessati all’ambiente (52%) ma ritengono che l’informazione sia scarsa e non sempre di qualità. Il cittadino, se correttamente informato, può diventare un interlocutore consapevole, sensibile e disponibile a partecipare attivamente ad iniziative a favore dell’ambiente quali i progetti di Citizen Science. Oggi internet costituisce la principale fonte di informazione scientifica. Chi appartiene al mondo della ricerca sa accedere a risorse e banche dati che non sono alla portata di tutti. Tramite i comuni motori di ricerca l’uso di parole chiave non sempre consente di accedere a dati scientificamente validi. Per avvicinare la scienza al cittadino è indispensabile che le informazioni siano facilmente reperibili e accessibili. Per verificare il livello di informazione relativamente alle specie aliene/invasive accessibili al cittadino abbiamo utilizzato il motore di ricerca più utilizzato a livello mondiale, Google. La ricerca è stata effettuata tramite l’utilizzo di parole chiave, selezionate in base alla loro frequenza su pubblicazioni scientifico/divulgative inerenti la tematica in oggetto. Le parole impiegate nella ricerca sono state: “Specie aliene”, “Specie invasive” e “Alieni”. Successivamente sono state utilizzate differenti combinazioni con la parola “Italia” e con gli acronimi dei principali centri e enti di ricerca che si occupano di specie aliene in Italia (CNR, ISPRA e ARPA) e le parole chiave “Scienza del cittadino”. In parallelo, è stata effettuata anche una ricerca utilizzando i termini inglesi delle parole chiavi impiegate: “Alien Species”, “Invasive Species”, “Aliens”, “Italy” e “Citizen Science”. Riportiamo come esempio i dati che fanno riferimento alla ricerca effettuata con “Specie Aliene” e “Specie Invasive”, estrapolando i dati relativi alle prime 10 pagine. E’ emerso chiaramente che la maggioranza dei records (80%) fa riferimento a siti web non prettamente scientifici ma divulgativi; le informazioni presenti in alcuni di questi siti richiederebbero, tra l’altro, una attenta valutazione della veridicità. Solo il 20% riguarda siti web di carattere prettamente scientifico (ad es. Aree Marine Protette, Associazioni ambientaliste, ARPA regionali, Università, ISPRA, Ministeri, SIBM e ResearchGate). La ricerca condotta con le parole chiave inglesi ha portato ad un notevole aumento della percentuale delle informazioni che si riferiscono a siti prettamente scientifici (70% circa). Per avere facile accesso ai dati scientifici occorre pertanto avere già delle conoscenze di base. Perché il cittadino si avvicini alla scienza, la comunità scientifica deve assumere un ruolo importante nella comunicazione delle informazioni fornendo al cittadino uno strumento di facile consultazione che gli garantisca una corretta informazione sulle tematiche inerenti le specie aliene/invasive. Come superare il gap informativo attualmente esistente tra scienza e cittadino? Attraverso una proposta congiunta dei principali enti ed infrastrutture di ricerca che si occupano a diversi livelli di specie aliene/invasive, da presentare al Ministero dell’Ambiente, e di cui potrebbe farsi promotrice la SIBM. La proposta prevede l’attivazione di un sito web interattivo, facilmente raggiungibile attraverso i comuni motori di ricerca, e facilmente consultabile, dove trovare i link dei principali enti di ricerca italiani che si occupano di specie aliene/invasive, notizie su congressi, manifestazioni, iniziative di Citizen Science e materiale informativo come ad es. un atlante divulgativo realizzato da tutti gli enti di ricerca coordinati dalla SIBM. Per accrescere la visibilità e la fruibilità del sito web, i social media potrebbero dare un forte contributo.
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