Posto a circa 4 km dalla costa ionica, il piccolo insediamento fortificato di Località Li Schiavoni occupa un pianoro soprelevato, dalla posizione favorevole al controllo del territorio. Esteso su una superficie di circa 3 ettari, era dotato di un circuito murario di circa 650 m di lunghezza, difeso sul lato orientale da un fossato, ben visibile in traccia sulle immagini aeree. Le indagini archeologiche hanno messo in luce la struttura difensiva, larga 3,5 m, realizzata in blocchi calcarei irregolari di medie e grandi dimensioni. Costruita in epoca arcaica, essa fu in seguito consolidata e ampliata, sia pure in maniera sbrigativa, forse a causa di un imminente pericolo. Di particolare interesse il ritrovamento, a breve distanza dalle mura, della sepoltura di una fanciulla, contenente alcuni oggetti di corredo (vasellame ed elementi di ornamento personale) inquadrabili tra la fine del VI e la metà del V sec. a.C. Nell’area più interna dell’insediamento gli scavi hanno invece evidenziato i resti di un’abitazione, dotata di uno spazio destinato a cucina e a dispensa, con tre focolari, numerosi contenitori per derrate e una cisterna per la raccolta idrica (fig. 5). Non lontano, evidenti resti di sepolture hanno restituito frammenti di vasellame di importazione greca e coloniale, indizio dei contatti commerciali che interessarono questo insediamento grazie alla felice posizione, interna, ma non lontana dal litorale ionico

Nuove ricerche nel centro fortificato messapico di località Li Schiavoni (Nardò, Lecce). Considerazioni preliminari sulle campagne di scavo 2016-2019

Giovanna Cera
2020-01-01

Abstract

Posto a circa 4 km dalla costa ionica, il piccolo insediamento fortificato di Località Li Schiavoni occupa un pianoro soprelevato, dalla posizione favorevole al controllo del territorio. Esteso su una superficie di circa 3 ettari, era dotato di un circuito murario di circa 650 m di lunghezza, difeso sul lato orientale da un fossato, ben visibile in traccia sulle immagini aeree. Le indagini archeologiche hanno messo in luce la struttura difensiva, larga 3,5 m, realizzata in blocchi calcarei irregolari di medie e grandi dimensioni. Costruita in epoca arcaica, essa fu in seguito consolidata e ampliata, sia pure in maniera sbrigativa, forse a causa di un imminente pericolo. Di particolare interesse il ritrovamento, a breve distanza dalle mura, della sepoltura di una fanciulla, contenente alcuni oggetti di corredo (vasellame ed elementi di ornamento personale) inquadrabili tra la fine del VI e la metà del V sec. a.C. Nell’area più interna dell’insediamento gli scavi hanno invece evidenziato i resti di un’abitazione, dotata di uno spazio destinato a cucina e a dispensa, con tre focolari, numerosi contenitori per derrate e una cisterna per la raccolta idrica (fig. 5). Non lontano, evidenti resti di sepolture hanno restituito frammenti di vasellame di importazione greca e coloniale, indizio dei contatti commerciali che interessarono questo insediamento grazie alla felice posizione, interna, ma non lontana dal litorale ionico
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