Lo scopo di questo saggio è mettere in rilievo il fatto che il giudizio in Hannah Arendt riposa su dei "limiti" teoretici senza i quali non può essere esercitato. Queste condizioni "trascendentali" appartengono a differenti domini ontologici che includono il pensiero, l'azione, il mondo, la cultura ed altro. Intesa in questo modo, la teoria del giudizio della Arendt costituisce un "ponte" teoretico in grado di comporre ciò che altri studiosi considerano vere e proprie "discontinuità" nel suo pensiero filosofico.
Titolo: | Giudicare secondo Hannah Arendt |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2019 |
Rivista: | |
Abstract: | Lo scopo di questo saggio è mettere in rilievo il fatto che il giudizio in Hannah Arendt riposa su dei "limiti" teoretici senza i quali non può essere esercitato. Queste condizioni "trascendentali" appartengono a differenti domini ontologici che includono il pensiero, l'azione, il mondo, la cultura ed altro. Intesa in questo modo, la teoria del giudizio della Arendt costituisce un "ponte" teoretico in grado di comporre ciò che altri studiosi considerano vere e proprie "discontinuità" nel suo pensiero filosofico. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11587/437676 |
Appare nelle tipologie: | Articolo pubblicato su Rivista |
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