In attesa della modifica dell’art. 5 l. div., il cui iter legislativo è stato avviato con il ddl presentato dalla deputata Morani (Atto della Camera n. 506), il saggio ripercorre l’evoluzione della disciplina in punto di assegno divorzile, soffermandosi sul recente intervento delle Sezioni unite. L’esame del principio di diritto da queste dettato con la sentenza n. 18287 del 2018 consente di evidenziare i profili di criticità dell’attuale disciplina, ma anche di concludere che la scelta operata dall’organo della nomofilachia, con l’adozione di un criterio composito che valorizzi le istanze compensative-perequative, ha il merito di offrire alle corti l’interpretazione dell’art. 5 l. div. che meglio permette l’adeguamento della singola decisione all’infinita varietà delle situazioni concrete.
Titolo: | L'assegno divorzile sull'altalena dell'interpretazione |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2019 |
Rivista: | |
Abstract: | In attesa della modifica dell’art. 5 l. div., il cui iter legislativo è stato avviato con il ddl presentato dalla deputata Morani (Atto della Camera n. 506), il saggio ripercorre l’evoluzione della disciplina in punto di assegno divorzile, soffermandosi sul recente intervento delle Sezioni unite. L’esame del principio di diritto da queste dettato con la sentenza n. 18287 del 2018 consente di evidenziare i profili di criticità dell’attuale disciplina, ma anche di concludere che la scelta operata dall’organo della nomofilachia, con l’adozione di un criterio composito che valorizzi le istanze compensative-perequative, ha il merito di offrire alle corti l’interpretazione dell’art. 5 l. div. che meglio permette l’adeguamento della singola decisione all’infinita varietà delle situazioni concrete. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11587/437311 |
Appare nelle tipologie: | Articolo pubblicato su Rivista |