rappresentative (blogger e follower) assumono nel processo di riconoscimento di un prodotto da parte di altri consumatori e sulla crescita della notorietà degli stessi. In accordo con tale prospettiva, la ricerca si pone di osservare se tale tipologia comunicativa possa rappresentare un luogo in cui evidenziare e valorizzare i driver identitari del vino ed, in particolare, di quello pugliese, in modo da renderli riconoscibili e visibili nella competizione internazionale. L’obiettivo della ricerca è, dunque, quello di comprendere se la conoscenza degli UGC (user generated content) può agevolare i processi comunicativi sul Web per incrementare la notorietà dei vitigni e dei vini autoctoni, con lo scopo di garantire loro un’adeguata forza competitiva a livello internazionale. Ambito di osservazione sono le produzioni vinicole Made in Puglia, per le quali si è scelto di seguire una strategia qualitativa e identitaria, basata sulla valorizzazione dei vitigni autoctoni: Negroamaro, Primitivo e Nero di Troia. Utilizzando gli strumenti di text-mining, nello specifico impiegando l’Analisi Tematica dei Contesti Elementari, gli UGC relativi ai tre vitigni autoctoni pugliesi oggetto di studio sono stati confrontati con quelli che riferiscono a tre cosiddetti vini globali, cioè quei vini non tipicamente collegati al territorio d’origine. Il lavoro ha permesso di identificare i driver su cui viene basata la comunicazione dei vini autoctoni (Negroamaro, Primitivo, Nero di Troia) e globali (Pinot, Sauvignon e Chardonnay) nei contenuti prodotti da wine blogger, consentendo la verifica di similarità e differenze comunicative tra due tipologie di vino in concorrenza tra loro e che, come tali, necessitano di aumentare la loro riconoscibilità. Si è così potuto osservare che per i vini internazionali, i wine blogger parlano del vino attraverso il racconto delle sue caratteristiche organolettiche e sensoriali, nonché tramite i servizi complementari offerti, quali elementi imprescindibili al fine di valutare e trasmettere la qualità del prodotto. Per le produzioni vinicole pugliesi, invece, i wine blogger, pur legando le produzioni al territorio, utilizzano riferimenti generici. L’analisi del contenuto si è dimostrata, dunque, rilevante in termini conoscitivi, poiché ha permesso di individuare una linea guida fondamentale per la comunicazione online dei vini autoctoni: puntare sull’ampliamento della loro riconoscibilità, ponendo l’enfasi su elementi come la storia, le tradizioni, gli usi, i costumi, le condizioni pedoclimatiche e paesaggistiche, i metodi di produzione consolidatisi nel tempo. In altri termini, lo stretto legame che esiste con il territorio di origine deve divenire il file rouge del racconto, poiché in tal modo si riesce a trasmettere l’autenticità e l’unicità tipica di un prodotto autoctono. La valorizzazione della dimensione culturale delle produzioni vinicole pugliesi può generare awareness e, quindi, far divenire l’identità territoriale elemento di differenziazione di tali prodotti da quelli global

La “social communication” nel settore vinicolo: vini pugliesi vs vini globali

Cavallo F.;Fait M.;Scorrano P.;Maizza A.;
2019-01-01

Abstract

rappresentative (blogger e follower) assumono nel processo di riconoscimento di un prodotto da parte di altri consumatori e sulla crescita della notorietà degli stessi. In accordo con tale prospettiva, la ricerca si pone di osservare se tale tipologia comunicativa possa rappresentare un luogo in cui evidenziare e valorizzare i driver identitari del vino ed, in particolare, di quello pugliese, in modo da renderli riconoscibili e visibili nella competizione internazionale. L’obiettivo della ricerca è, dunque, quello di comprendere se la conoscenza degli UGC (user generated content) può agevolare i processi comunicativi sul Web per incrementare la notorietà dei vitigni e dei vini autoctoni, con lo scopo di garantire loro un’adeguata forza competitiva a livello internazionale. Ambito di osservazione sono le produzioni vinicole Made in Puglia, per le quali si è scelto di seguire una strategia qualitativa e identitaria, basata sulla valorizzazione dei vitigni autoctoni: Negroamaro, Primitivo e Nero di Troia. Utilizzando gli strumenti di text-mining, nello specifico impiegando l’Analisi Tematica dei Contesti Elementari, gli UGC relativi ai tre vitigni autoctoni pugliesi oggetto di studio sono stati confrontati con quelli che riferiscono a tre cosiddetti vini globali, cioè quei vini non tipicamente collegati al territorio d’origine. Il lavoro ha permesso di identificare i driver su cui viene basata la comunicazione dei vini autoctoni (Negroamaro, Primitivo, Nero di Troia) e globali (Pinot, Sauvignon e Chardonnay) nei contenuti prodotti da wine blogger, consentendo la verifica di similarità e differenze comunicative tra due tipologie di vino in concorrenza tra loro e che, come tali, necessitano di aumentare la loro riconoscibilità. Si è così potuto osservare che per i vini internazionali, i wine blogger parlano del vino attraverso il racconto delle sue caratteristiche organolettiche e sensoriali, nonché tramite i servizi complementari offerti, quali elementi imprescindibili al fine di valutare e trasmettere la qualità del prodotto. Per le produzioni vinicole pugliesi, invece, i wine blogger, pur legando le produzioni al territorio, utilizzano riferimenti generici. L’analisi del contenuto si è dimostrata, dunque, rilevante in termini conoscitivi, poiché ha permesso di individuare una linea guida fondamentale per la comunicazione online dei vini autoctoni: puntare sull’ampliamento della loro riconoscibilità, ponendo l’enfasi su elementi come la storia, le tradizioni, gli usi, i costumi, le condizioni pedoclimatiche e paesaggistiche, i metodi di produzione consolidatisi nel tempo. In altri termini, lo stretto legame che esiste con il territorio di origine deve divenire il file rouge del racconto, poiché in tal modo si riesce a trasmettere l’autenticità e l’unicità tipica di un prodotto autoctono. La valorizzazione della dimensione culturale delle produzioni vinicole pugliesi può generare awareness e, quindi, far divenire l’identità territoriale elemento di differenziazione di tali prodotti da quelli global
2019
9788875901387
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11587/436177
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