Il contributo contestualizza il rinvenimento del tesoretto monetale nel sito di Frascone (Nardò, Le), in relazione a un edificio (villa ?) legato ad una proprietà terriera (fundus), che nasce in età romana repubblicana (II sec. a.C.), forse su un insediamento precedente, e continua a vivere fino alla prima età imperiale. Attorno alla seconda metà, o meglio alla fine del III sec. d.C., si registra una “conversione” dell’area, probabilmente una nuova destinazione d’uso, attraverso una consistente fase di riedificazione di strutture semplici, a carattere utilitario, produttivo, forse stagionale, che vede probabilmente il suo periodo di massima attività tra la fine del III ed il IV secolo d.C.; esse potrebbero essere pertinenti un “vicus industriale”, cioè un villaggio dedito ad attività legate al mare, in generale, e alla pesca in particolare, abbandonato in età tardoantica.
Il paesaggio come Museo. Archeologia della costa di Nardò
R. Auriemma;
2016-01-01
Abstract
Il contributo contestualizza il rinvenimento del tesoretto monetale nel sito di Frascone (Nardò, Le), in relazione a un edificio (villa ?) legato ad una proprietà terriera (fundus), che nasce in età romana repubblicana (II sec. a.C.), forse su un insediamento precedente, e continua a vivere fino alla prima età imperiale. Attorno alla seconda metà, o meglio alla fine del III sec. d.C., si registra una “conversione” dell’area, probabilmente una nuova destinazione d’uso, attraverso una consistente fase di riedificazione di strutture semplici, a carattere utilitario, produttivo, forse stagionale, che vede probabilmente il suo periodo di massima attività tra la fine del III ed il IV secolo d.C.; esse potrebbero essere pertinenti un “vicus industriale”, cioè un villaggio dedito ad attività legate al mare, in generale, e alla pesca in particolare, abbandonato in età tardoantica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.