Il contributo è dedicato al più antico ritratto miniato di un evangelista attualmente noto. L'immagine, il solo elemento superstite di un 'set' di ritratti a piena pagina con gli evangelisti al lavoro, è caratterizzata da una peculiarità che la rende un unicum: l'apostolo è accompagnato da una figura femminile, quasi certamente la personificazione della "Sophia". La presenza di questo singolare elemento e il diverso stato di conservazione di questa rispetto alle altre miniature del codice aveva suggerito l'ipotesi che il foglio con S. Marco e la "Sophia" fosse un'integrazione più tarda di diversi secoli rispetto alla realizzazione dell'originale (Kresten-Prato 1985). Il recente restauro del manoscritto - e la campagna di indagini diagnostiche rigorosamente non distruttive programmate nell'occasione - hanno permesso di confermare che si tratta invece di un elemento originale. Lo conferma, insieme alla qualità stilistico formale dell'immagine, la scoperta dell'impronta del perduto ritratto di Matteo che precedeva il testo del suo Vangelo.

La Musa cristiana. Il ritratto di Marco del Tetravangelo di Rossano

Speciale Lucinia
2018-01-01

Abstract

Il contributo è dedicato al più antico ritratto miniato di un evangelista attualmente noto. L'immagine, il solo elemento superstite di un 'set' di ritratti a piena pagina con gli evangelisti al lavoro, è caratterizzata da una peculiarità che la rende un unicum: l'apostolo è accompagnato da una figura femminile, quasi certamente la personificazione della "Sophia". La presenza di questo singolare elemento e il diverso stato di conservazione di questa rispetto alle altre miniature del codice aveva suggerito l'ipotesi che il foglio con S. Marco e la "Sophia" fosse un'integrazione più tarda di diversi secoli rispetto alla realizzazione dell'originale (Kresten-Prato 1985). Il recente restauro del manoscritto - e la campagna di indagini diagnostiche rigorosamente non distruttive programmate nell'occasione - hanno permesso di confermare che si tratta invece di un elemento originale. Lo conferma, insieme alla qualità stilistico formale dell'immagine, la scoperta dell'impronta del perduto ritratto di Matteo che precedeva il testo del suo Vangelo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11587/429235
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