Viene proposta in questo saggio la lettura allegorica della coscienza di Amleto come spazio-dialogo di voci interiori, fra cui quella paterna, interpretata quale enunciazione 'trasgrediente' di presentimento. Nella drammatizzazione del personaggio shakespeariano la personificazione allegorica serve a fare acquisire alla figura paterna una posizione di empatia ermeneutica e performativa autorevole nei confronti del figlio, pertanto configurata dall'autore quale espressione di avvertimento chiarificatore di verità evenemenziale e di riconoscimento convincente, funzionale all'azione motivata.
Titolo: | Allegoria in Shakespeare ed identità enunciativa della coscienza. Amleto ed il fantasma paterno come ‘voce’ di presentimento |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2018 |
Rivista: | |
Abstract: | Viene proposta in questo saggio la lettura allegorica della coscienza di Amleto come spazio-dialogo di voci interiori, fra cui quella paterna, interpretata quale enunciazione 'trasgrediente' di presentimento. Nella drammatizzazione del personaggio shakespeariano la personificazione allegorica serve a fare acquisire alla figura paterna una posizione di empatia ermeneutica e performativa autorevole nei confronti del figlio, pertanto configurata dall'autore quale espressione di avvertimento chiarificatore di verità evenemenziale e di riconoscimento convincente, funzionale all'azione motivata. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11587/427059 |
Appare nelle tipologie: | Articolo pubblicato su Rivista |
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