La scelta di veicolare l’esercizio dell’azione penale nelle forme del giudizio direttissimo – di esclusiva pertinenza del pubblico ministero – è subordinata all’integrazione di una serie di presupposti delineati dal legislatore in modo non sempre nitido. Alle questioni interpretative che ruotano attorno agli originari moduli tratteggiati dal nomoteta del 1988 – istantaneo e consensuale – e a quelli “ritoccati” nel 2008 – ad arresto già convalidato e contro il reo confesso –, se ne aggiungono delle altre, che coinvolgono il nuovo modulo di giudizio direttissimo “istantaneo”, introdotto nel 2013, legato alla convalida dibattimentale dell’inedita misura cautelare ex art. 384-bis c.p.p.: l’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare.
I cinque moduli del giudizio direttissimo tipico
TURCO, ELGA
2017-01-01
Abstract
La scelta di veicolare l’esercizio dell’azione penale nelle forme del giudizio direttissimo – di esclusiva pertinenza del pubblico ministero – è subordinata all’integrazione di una serie di presupposti delineati dal legislatore in modo non sempre nitido. Alle questioni interpretative che ruotano attorno agli originari moduli tratteggiati dal nomoteta del 1988 – istantaneo e consensuale – e a quelli “ritoccati” nel 2008 – ad arresto già convalidato e contro il reo confesso –, se ne aggiungono delle altre, che coinvolgono il nuovo modulo di giudizio direttissimo “istantaneo”, introdotto nel 2013, legato alla convalida dibattimentale dell’inedita misura cautelare ex art. 384-bis c.p.p.: l’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare.File | Dimensione | Formato | |
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