Si affrontano due generi lessicografici molto rilevanti nella tradizione europea del XVIII e XIX secolo: i vocabolari universali (da D’Alberti da Villanova a Tramater) e i vocabolari portatili. Entrambi i generi sono reazioni alla tradizione cruscante, che oramai mostrava la corda e appariva antiquata e oppressiva. I lessicografici cominciarono così a guardare alla Francia per trovare nuovi modelli, più freschi e innovativi, e li trovarono anche in questi generi, che nella tradizione transalpina erano diffusi e vitali.
Titolo: | Vocabolari universali e vocabolari portatili nell’Ottocento italiano |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2015 |
Rivista: | |
Abstract: | Si affrontano due generi lessicografici molto rilevanti nella tradizione europea del XVIII e XIX secolo: i vocabolari universali (da D’Alberti da Villanova a Tramater) e i vocabolari portatili. Entrambi i generi sono reazioni alla tradizione cruscante, che oramai mostrava la corda e appariva antiquata e oppressiva. I lessicografici cominciarono così a guardare alla Francia per trovare nuovi modelli, più freschi e innovativi, e li trovarono anche in questi generi, che nella tradizione transalpina erano diffusi e vitali. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11587/420074 |
Appare nelle tipologie: | Articolo pubblicato su Rivista |
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