In Italia il mercato del lavoro è da tempo coinvolto in un processo di profonda trasformazione, che ha comportato una polarizzazione delle condizioni lavorative, una forza lavoro sempre più eterogenea e un aumento della presenza di lavoratori precari. Negli ultimi anni, diverse ricerche teoriche e analitiche hanno indagato l’associazione tra lavoro precario e disturbi di salute. A partire da una ricognizione della letteratura in materia, in questo articolo gli autori analizzano le diseguaglianze di salute e l’accesso ai servizi sanitari tra i lavoratori precari in Italia, attraverso elaborazioni ad hoc dei dati dell’indagine “IT-SILC” (Statistics on Income and Living Conditions) dal 2004 al 2015. In particolare, lo studio compara i lavoratori precari e i lavoratori stabili in merito a: lo stato di salute percepito, l’accesso a visite mediche o trattamenti terapeutici a pagamento. Lo studio evidenzia come la condizione lavorativa di precarietà si rivela un fattore che condiziona le scelte che riguardano la cura delle persone e lo stato di salute. La comparazione con gli studi precedenti ha permesso di definire un quadro aggiornato del fenomeno. Confrontando gli andamenti temporali e geografici si osserva un determinante impatto della crisi che ha acuito lo svantaggio dei lavoratori precari nei confronti di quelli stabili. A livello regionale la situazione più critica si manifesta nelle regioni del Sud, dove in assoluto si riscontrano indicatori più sfavorevoli, insieme ad un accentuato svantaggio nei confronti dei lavoratori precari.

Diseguaglianze di salute dei lavoratori precari ai tempi della crisi economica in Italia

Fasano A.
;
2018-01-01

Abstract

In Italia il mercato del lavoro è da tempo coinvolto in un processo di profonda trasformazione, che ha comportato una polarizzazione delle condizioni lavorative, una forza lavoro sempre più eterogenea e un aumento della presenza di lavoratori precari. Negli ultimi anni, diverse ricerche teoriche e analitiche hanno indagato l’associazione tra lavoro precario e disturbi di salute. A partire da una ricognizione della letteratura in materia, in questo articolo gli autori analizzano le diseguaglianze di salute e l’accesso ai servizi sanitari tra i lavoratori precari in Italia, attraverso elaborazioni ad hoc dei dati dell’indagine “IT-SILC” (Statistics on Income and Living Conditions) dal 2004 al 2015. In particolare, lo studio compara i lavoratori precari e i lavoratori stabili in merito a: lo stato di salute percepito, l’accesso a visite mediche o trattamenti terapeutici a pagamento. Lo studio evidenzia come la condizione lavorativa di precarietà si rivela un fattore che condiziona le scelte che riguardano la cura delle persone e lo stato di salute. La comparazione con gli studi precedenti ha permesso di definire un quadro aggiornato del fenomeno. Confrontando gli andamenti temporali e geografici si osserva un determinante impatto della crisi che ha acuito lo svantaggio dei lavoratori precari nei confronti di quelli stabili. A livello regionale la situazione più critica si manifesta nelle regioni del Sud, dove in assoluto si riscontrano indicatori più sfavorevoli, insieme ad un accentuato svantaggio nei confronti dei lavoratori precari.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11587/418875
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