L’articolo affronta nella sua prima parte il rapporto editoriale e culturale fra Giorgio Bassani e Enzo Siciliano, con particolare riguardo alla comune polemica contro la neoavanguardia. Nella seconda e più vasta parte, si analizza la lettura critica che Siciliano fece dell’opera narrativa dell’autore ferarrese in un ampio e importante saggio del 1966 (con un’appendice del 1968), in cui Siciliano, sulla scia di alcune osservazioni di Pier Paolo Pasolini, intendeva demistificare ideologicamente l’approccio storicistico di Bassani, mostrando i tratti conservativi borghesi della sua retrospezione memoriale. Il punto d’incontro, su un piano di poetica, fra Siciliano e Bassani risiede comunque nella concezione del personaggio di romanzo, enigma per lo stesso autore, al quale si impone con una forza e con un’evidenza la cui natura rimane ineffabile e irriducibile.
«Tentato storicismo»: Enzo Siciliano lettore indocile di Bassani
Valter Leonardo Puccetti
2018-01-01
Abstract
L’articolo affronta nella sua prima parte il rapporto editoriale e culturale fra Giorgio Bassani e Enzo Siciliano, con particolare riguardo alla comune polemica contro la neoavanguardia. Nella seconda e più vasta parte, si analizza la lettura critica che Siciliano fece dell’opera narrativa dell’autore ferarrese in un ampio e importante saggio del 1966 (con un’appendice del 1968), in cui Siciliano, sulla scia di alcune osservazioni di Pier Paolo Pasolini, intendeva demistificare ideologicamente l’approccio storicistico di Bassani, mostrando i tratti conservativi borghesi della sua retrospezione memoriale. Il punto d’incontro, su un piano di poetica, fra Siciliano e Bassani risiede comunque nella concezione del personaggio di romanzo, enigma per lo stesso autore, al quale si impone con una forza e con un’evidenza la cui natura rimane ineffabile e irriducibile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.