Secondo la giurisprudenza della Corte di giustizia UE in materia di nullità protettive, la legittimazione relativa coesiste con la rilevabilità ex officio in ragione dello scopo di assicurare effettività in sede processuale alla protezione del contraente debole. Il coordinamento pratico tra le due regole esige, tuttavia, che siano ulteriormente individuati il tipo di scrutinio rimesso all’organo giudicante, i limiti entro i quali il potere di rilievo ex officio è destinato ad operare e la sua modulazione rispetto agli interessi sottesi alla fattispecie. In taluni casi, per quanto residuali, la modulazione del rilievo ex officio sulla scorta degli interessi protetti esige che la nullità del contratto venga pronunciata anche contro la volontà del contraente legittimato.
Rilevabilità ex officio contro la volontà del contraente legittimato?
MIGNONE, CARLO
2014-01-01
Abstract
Secondo la giurisprudenza della Corte di giustizia UE in materia di nullità protettive, la legittimazione relativa coesiste con la rilevabilità ex officio in ragione dello scopo di assicurare effettività in sede processuale alla protezione del contraente debole. Il coordinamento pratico tra le due regole esige, tuttavia, che siano ulteriormente individuati il tipo di scrutinio rimesso all’organo giudicante, i limiti entro i quali il potere di rilievo ex officio è destinato ad operare e la sua modulazione rispetto agli interessi sottesi alla fattispecie. In taluni casi, per quanto residuali, la modulazione del rilievo ex officio sulla scorta degli interessi protetti esige che la nullità del contratto venga pronunciata anche contro la volontà del contraente legittimato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.