ABSTRACT IN ITALIANO. Interpretando alla luce del paradigma dei «social-ecological systems» la definizione giuridica di «ambiente» fornita dall‘art. 5, comma 1, lett. c), del d.lgs. n. 152/2006, emerge un concetto di ambiente in senso giuridico come sistema di relazioni tra fattori ecologici e sociali (compresi, tra questi ultimi, quelli culturali ed economici). Lo scopo del diritto dell‘ambiente, in questa prospettiva, appare quello di presidiare la durabilità delle condizioni indispensabili per la sopravvivenza dei sistemi socio-ecologici: prima tra esse, la diversità bioculturale, presupposto fondamentale per la tutela della vita a tutte le scale (degli individui, delle società, degli ecosistemi). La disciplina dell‘alimentazione si intreccia con la tutela della vita e la diversità degli alimenti è un‘importante espressione della diversità bioculturale. Per queste ragioni il problema della salvaguardia della diversità alimentare non può considerarsi estraneo al diritto dell‘ambiente. Sul piano dell‘analisi giuridica, la diversità alimentare è suscettibile di essere ricostruita come un valore di sintesi: diversità delle fonti biologiche del cibo; diversità dei territori di origine e delle relative comunità, eredi e custodi del cibo; diversità delle arti e delle tradizioni alimentari, culinarie, gastronomiche; diversità della dieta ai fini della tutela della salute; diversità degli stili e delle scelte alimentari. La diversità alimentare è dunque un valore-sistema, in cui convergono e si compongono numerosi valori giuridici di primario rango costituzionale (ambiente/biodiversità; autonomia e differenziazione territoriale; paesaggio; patrimonio culturale, artigianato; salute; libertà personale, scelte educative della famiglia). Si osserva un frequente antagonismo tra gli interessi economici legati alla concorrenza e gli interessi ecologici/sociali/culturali di cui la diversità alimentare è sintesi; ciò chiama in causa il diritto dell‘ambiente. Il meta-criterio di risoluzione dei conflitti, nel diritto dell‘ambiente, è rappresentato dal «principio dello sviluppo sostenibile», declinato nella formulazione dell‘art. 3-quater del d.lgs. 152/2006: in caso di conflitto tra interessi non risolvibile attraverso le ordinarie strategie di bilanciamento, il principio dello sviluppo sostenibile ex art. 3-quater impone di far recedere le esigenze economiche a fronte delle esigenze ambientali e culturali, le quali devono considerarsi prioritarie. ABSTRACT IN INGLESE. The legal definition of the «environment» given in Article 5 paragraph 1 of Legislative Decree no. 152/2006, interpreted in the light of the paradigm of «social-ecological systems», reveals a concept of the environment in the legal sense as a system of relationships between ecological and social factors (including among the latter the cultural and economic ones). In this perspective, the purpose of Environmental Law seems to be to ensure the lastingness of the essential conditions for the survival of social-ecological systems, especially with regard to biocultural diversity as a prerequisite for sustaining life at all scales (of individuals, societies, ecosystems). Food is intertwined with life and food diversity is an important expression of biocultural diversity. For these reasons, the problem of preserving food diversity cannot be regarded as being outside the Environmental Law. From the legal point of view, food diversity can be theoretically reconstructed as a synthesis of multiple diversities: biodiversity of ecological sources of food supply; socio-territorial diversity (regarding differences among the territories as origin of different food specialties and the territorial communities as heirs and guardians of food identities); cultural diversity of food traditions and culinary and gastronomic arts and crafts; dietary diversity in order to protect human health; diversity of alimentary styles and choices. Food diversity is therefore a legal meta-value, in which converge and combine many primary Constitutional values (the environment/biodiversity; territorial autonomy and differentiation; landscape; cultural heritage; handicrafts; health; personal freedom; family‘s educational choices). There is frequently an antagonism between the competition-related economic interests, on the one hand, and the ecological/social/cultural ones whose synthesis is food diversity, on the other: this conflict involves Environmental Law. The meta-rule for resolving conflicts in Environmental Law is the «principle of sustainable development» in the sense specified by Article 3-quater of Legislative Decree no. 152/2006: in case of conflicting interests where it is not possible to find a solution through usual techniques of balancing, the principle of sustainable development as per Article 3-quater of Legislative Decree no. 152/2006 requires that the environmental and cultural needs must be considered priority interests and therefore override the economic ones.

Diritto dell’ambiente e diversità alimentare (Environmental Law and food diversity)

MONTEDURO, MASSIMO
2015-01-01

Abstract

ABSTRACT IN ITALIANO. Interpretando alla luce del paradigma dei «social-ecological systems» la definizione giuridica di «ambiente» fornita dall‘art. 5, comma 1, lett. c), del d.lgs. n. 152/2006, emerge un concetto di ambiente in senso giuridico come sistema di relazioni tra fattori ecologici e sociali (compresi, tra questi ultimi, quelli culturali ed economici). Lo scopo del diritto dell‘ambiente, in questa prospettiva, appare quello di presidiare la durabilità delle condizioni indispensabili per la sopravvivenza dei sistemi socio-ecologici: prima tra esse, la diversità bioculturale, presupposto fondamentale per la tutela della vita a tutte le scale (degli individui, delle società, degli ecosistemi). La disciplina dell‘alimentazione si intreccia con la tutela della vita e la diversità degli alimenti è un‘importante espressione della diversità bioculturale. Per queste ragioni il problema della salvaguardia della diversità alimentare non può considerarsi estraneo al diritto dell‘ambiente. Sul piano dell‘analisi giuridica, la diversità alimentare è suscettibile di essere ricostruita come un valore di sintesi: diversità delle fonti biologiche del cibo; diversità dei territori di origine e delle relative comunità, eredi e custodi del cibo; diversità delle arti e delle tradizioni alimentari, culinarie, gastronomiche; diversità della dieta ai fini della tutela della salute; diversità degli stili e delle scelte alimentari. La diversità alimentare è dunque un valore-sistema, in cui convergono e si compongono numerosi valori giuridici di primario rango costituzionale (ambiente/biodiversità; autonomia e differenziazione territoriale; paesaggio; patrimonio culturale, artigianato; salute; libertà personale, scelte educative della famiglia). Si osserva un frequente antagonismo tra gli interessi economici legati alla concorrenza e gli interessi ecologici/sociali/culturali di cui la diversità alimentare è sintesi; ciò chiama in causa il diritto dell‘ambiente. Il meta-criterio di risoluzione dei conflitti, nel diritto dell‘ambiente, è rappresentato dal «principio dello sviluppo sostenibile», declinato nella formulazione dell‘art. 3-quater del d.lgs. 152/2006: in caso di conflitto tra interessi non risolvibile attraverso le ordinarie strategie di bilanciamento, il principio dello sviluppo sostenibile ex art. 3-quater impone di far recedere le esigenze economiche a fronte delle esigenze ambientali e culturali, le quali devono considerarsi prioritarie. ABSTRACT IN INGLESE. The legal definition of the «environment» given in Article 5 paragraph 1 of Legislative Decree no. 152/2006, interpreted in the light of the paradigm of «social-ecological systems», reveals a concept of the environment in the legal sense as a system of relationships between ecological and social factors (including among the latter the cultural and economic ones). In this perspective, the purpose of Environmental Law seems to be to ensure the lastingness of the essential conditions for the survival of social-ecological systems, especially with regard to biocultural diversity as a prerequisite for sustaining life at all scales (of individuals, societies, ecosystems). Food is intertwined with life and food diversity is an important expression of biocultural diversity. For these reasons, the problem of preserving food diversity cannot be regarded as being outside the Environmental Law. From the legal point of view, food diversity can be theoretically reconstructed as a synthesis of multiple diversities: biodiversity of ecological sources of food supply; socio-territorial diversity (regarding differences among the territories as origin of different food specialties and the territorial communities as heirs and guardians of food identities); cultural diversity of food traditions and culinary and gastronomic arts and crafts; dietary diversity in order to protect human health; diversity of alimentary styles and choices. Food diversity is therefore a legal meta-value, in which converge and combine many primary Constitutional values (the environment/biodiversity; territorial autonomy and differentiation; landscape; cultural heritage; handicrafts; health; personal freedom; family‘s educational choices). There is frequently an antagonism between the competition-related economic interests, on the one hand, and the ecological/social/cultural ones whose synthesis is food diversity, on the other: this conflict involves Environmental Law. The meta-rule for resolving conflicts in Environmental Law is the «principle of sustainable development» in the sense specified by Article 3-quater of Legislative Decree no. 152/2006: in case of conflicting interests where it is not possible to find a solution through usual techniques of balancing, the principle of sustainable development as per Article 3-quater of Legislative Decree no. 152/2006 requires that the environmental and cultural needs must be considered priority interests and therefore override the economic ones.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11587/395596
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