Classe operaia, roast beef e torta di mele. Rileggendo "Why is there no socialism in the United States?" Nel 1906 Werner Sombart, dopo un viaggio negli Stati Uniti, scrisse un piccolo libro sulla classe operaia americana e sulla sua inclinazione verso prospettive non socialiste. "Why is there no socialism in the United States?" è scritto in stile pamphlettistico, senza però rinunciare all'investigazione socoicologica e all'interpretazione statistica. Secondo Sombart, gli Stati Uniti rappresentano la più dinamica essenza dello spirito capitalistico, basato sull'abbondanza delle risorse naturali e sulla continua crescita di razionalità nel modo di organizzare il mondo industriale. La classe operaia americana riceve buoni salari rispetto a quella tedesca, e ne indirizza una gran parte verso le spese domestiche, l'abbigliamento e il cibo. Gli operai sono in genere rispettati nella società americana, e il loro status consente loro di di ambire a posizione politiche anche di rilievo. In genere i lavoratori accettano i valori capitalistici, e l'esistenza di un sistema bipartitico: entrambi i partiti sono impegnati a contendersi i seggi in una perenne corsa elettorale. Dopo 110 anni, "Why is there no socialism in the United States?" rappresenta un ottimo punto di partenza per analizzare l'attualità del sogno americano: la sua creazione culturale è sopravvissuta alle guerre mondiali, alla Grande Depressione, alla Guerra Fredda, ai conflitti etnici e di genere. Negli Stati Uniti non c'è il socialismo ma l'"Americanismo". Come hanno sostenuto Lipset e Marcks (2000), si tratta di una miscela di anti-statalismo, laissez faire, individualismo, populismo ed egualitarismo. Una miscela che merita di essere rivisitata a partire da questo breve e brillante saggio.
Classe operaia, roastbeef e apple-pie. Una rilettura di "Perché negli Stati Uniti non c’è il socialismo?"
CRISTANTE, Stefano
2015-01-01
Abstract
Classe operaia, roast beef e torta di mele. Rileggendo "Why is there no socialism in the United States?" Nel 1906 Werner Sombart, dopo un viaggio negli Stati Uniti, scrisse un piccolo libro sulla classe operaia americana e sulla sua inclinazione verso prospettive non socialiste. "Why is there no socialism in the United States?" è scritto in stile pamphlettistico, senza però rinunciare all'investigazione socoicologica e all'interpretazione statistica. Secondo Sombart, gli Stati Uniti rappresentano la più dinamica essenza dello spirito capitalistico, basato sull'abbondanza delle risorse naturali e sulla continua crescita di razionalità nel modo di organizzare il mondo industriale. La classe operaia americana riceve buoni salari rispetto a quella tedesca, e ne indirizza una gran parte verso le spese domestiche, l'abbigliamento e il cibo. Gli operai sono in genere rispettati nella società americana, e il loro status consente loro di di ambire a posizione politiche anche di rilievo. In genere i lavoratori accettano i valori capitalistici, e l'esistenza di un sistema bipartitico: entrambi i partiti sono impegnati a contendersi i seggi in una perenne corsa elettorale. Dopo 110 anni, "Why is there no socialism in the United States?" rappresenta un ottimo punto di partenza per analizzare l'attualità del sogno americano: la sua creazione culturale è sopravvissuta alle guerre mondiali, alla Grande Depressione, alla Guerra Fredda, ai conflitti etnici e di genere. Negli Stati Uniti non c'è il socialismo ma l'"Americanismo". Come hanno sostenuto Lipset e Marcks (2000), si tratta di una miscela di anti-statalismo, laissez faire, individualismo, populismo ed egualitarismo. Una miscela che merita di essere rivisitata a partire da questo breve e brillante saggio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.