Uno dei Laboratori PLS-Fisica istituiti presso l’Università del Salento è quello denominato “Elettromagnetismo e Circuiti”. Nato inizialmente come un insieme di sporadiche iniziative spontanee tra docenti del Dipartimento di Fisica dell’Ateneo salentino e insegnanti di alcune scuole del territorio, il Laboratorio si è configurato a partire dall’anno scolastico/accademico 2010/11 secondo le Linee Guida del PLS, riscontrando interesse ed entusiasmo da parte sia degli studenti che degli insegnanti delle scuole partecipanti. A seconda della disponibilità fornita dagli istituti scolastici nel quadro dell’offerta formativa, negli ultimi tre anni il Laboratorio ha coinvolto un numero di studenti variabile tra i 15 e i 40, provenienti da un minimo di due scuole superiori a un massimo di sei (come avvenuto lo scorso anno): si tratta normalmente di licei scientifici e di istituti tecnici, rispettivamente del quinto anno e del terzo-quarto anno (per via dell’impostazione dei programmi di Fisica riguardo ai contenuti relativi all’elettromagnetismo). Nella maggior parte dei casi, nel momento in cui il Laboratorio si avvia (in genere agli inizi di dicembre) gli argomenti da affrontare nel Laboratorio non sono ancora stati trattati a lezione dagli insegnanti, per cui, subito dopo l’iniziale riunione di coordinamento tra docenti del Dipartimento e insegnanti delle scuole, si rendono necessarie due lezioni frontali introduttive che coinvolgano tutti gli studenti: in esse, con adeguato rigore ma senza eccessivo dettaglio, vengono descritte le leggi fisiche da verificare, per poi illustrare le varie fasi delle esperienze da svolgere in laboratorio. Viene inoltre proposto un breve tutorial seguito da un’esercitazione su un software di analisi dati (il pacchetto ROOT fornito gratuitamente dal CERN) per rappresentare i dati sperimentali raccolti e adattarli a generiche funzioni analitiche: tale proposta viene normalmente accolta dagli studenti che abbiano acquisito - sia a scuola che su iniziativa personale - elementi di programmazione al computer, ma si accetta anche l’impiego di soluzioni alternative come il più popolare programma MicroSoft EXCEL. Le lezioni iniziali sono svolte in un’aula multimediale del Dipartimento, con videoconnessione in favore degli istituti con maggiori problemi di spostamento. Le esperienze didattiche incluse nel Laboratorio sono sei: l’esperienza di Millikan (per verificare la quantizzazione della carica elettrica), il catino elettrolitico (per rappresentare le linee equipotenziali di campi elettrici), la scarica del condensatore (per misurare il tempo di scarica e verificarne la relazione con resistenza e capacità), l’oscilloscopio didattico (per caratterizzare la forza di Lorentz), il sistema molla-magnete (per studiare l’induzione elettromagnetica) e il solenoide attraversato da corrente (per misurare il campo magnetico associato e stimare la permeabilità magnetica). Le sei esperienze sono svolte (due per ogni pomeriggio, nell’arco di tre incontri) in base a un calendario stabilito secondo una rotazione dei vari gruppi (formati ciascuno da un massimo di 4 studenti, della stessa scuola). Quando tutti i gruppi hanno ultimato la realizzazione delle esperienze, scrivendo relazioni complete di analisi dei dati raccolti e opportune considerazioni finali (consegnate e valutate dai docenti), di comune accordo tra loro e con gli insegnanti di riferimento, individuano una o due esperienze che tra tutte intendono approfondire: a tal proposito preparano una presentazione dettagliata (della lunghezza di 10-15 trasparenze), da esporre in un successivo incontro, e dalla quale emergono ulteriori elementi di valutazione. Infine, nella “giornata conclusiva di condivisione del PLS”, viene mostrata a tutti i partecipanti del Progetto una selezione delle presentazioni rappresentative di tutte le sei esperienze, ed agli studenti valutati positivamente viene rilasciato l’attestato di partecipazione al Laboratorio di “Elettromagnetismo e Circuiti”, valido per ottenere i CFU in caso di iscrizione al Corso di Laurea in Fisica. Grazie alla dedizione degli insegnanti e all'entusiasmo degli studenti, i contenuti del Laboratorio sono stati ben recepiti e si è avuto modo di rivedere tra gli iscritti al Corso di Laurea alcuni dei ragazzi. Tra le criticità riscontrate vanno segnalati alcuni problemi logistici (per fortuna non insormontabili), tra cui il fatto che alcuni istituti, soprattutto i più distanti, pur col sostegno dei fondi PLS, hanno difficoltà a coprire i costi dei trasporti per tutti gli incontri, per cui in quei casi gli studenti devono organizzarsi autonomamente. Per il futuro si intende migliorare o sostituire alcune esperienze didattiche, nella direzione di favorire al massimo la fruibilità da parte degli studenti. L’azione del Laboratorio potrà migliorare anche grazie all'interessamento di alcune scuole che hanno già proposto, per l’anno 2013/14, l'attivazione di PON specificamente dedicati ai Laboratori PLS.

Laboratorio di Elettromagnetismo e Circuiti

VENTURA, Andrea
2014-01-01

Abstract

Uno dei Laboratori PLS-Fisica istituiti presso l’Università del Salento è quello denominato “Elettromagnetismo e Circuiti”. Nato inizialmente come un insieme di sporadiche iniziative spontanee tra docenti del Dipartimento di Fisica dell’Ateneo salentino e insegnanti di alcune scuole del territorio, il Laboratorio si è configurato a partire dall’anno scolastico/accademico 2010/11 secondo le Linee Guida del PLS, riscontrando interesse ed entusiasmo da parte sia degli studenti che degli insegnanti delle scuole partecipanti. A seconda della disponibilità fornita dagli istituti scolastici nel quadro dell’offerta formativa, negli ultimi tre anni il Laboratorio ha coinvolto un numero di studenti variabile tra i 15 e i 40, provenienti da un minimo di due scuole superiori a un massimo di sei (come avvenuto lo scorso anno): si tratta normalmente di licei scientifici e di istituti tecnici, rispettivamente del quinto anno e del terzo-quarto anno (per via dell’impostazione dei programmi di Fisica riguardo ai contenuti relativi all’elettromagnetismo). Nella maggior parte dei casi, nel momento in cui il Laboratorio si avvia (in genere agli inizi di dicembre) gli argomenti da affrontare nel Laboratorio non sono ancora stati trattati a lezione dagli insegnanti, per cui, subito dopo l’iniziale riunione di coordinamento tra docenti del Dipartimento e insegnanti delle scuole, si rendono necessarie due lezioni frontali introduttive che coinvolgano tutti gli studenti: in esse, con adeguato rigore ma senza eccessivo dettaglio, vengono descritte le leggi fisiche da verificare, per poi illustrare le varie fasi delle esperienze da svolgere in laboratorio. Viene inoltre proposto un breve tutorial seguito da un’esercitazione su un software di analisi dati (il pacchetto ROOT fornito gratuitamente dal CERN) per rappresentare i dati sperimentali raccolti e adattarli a generiche funzioni analitiche: tale proposta viene normalmente accolta dagli studenti che abbiano acquisito - sia a scuola che su iniziativa personale - elementi di programmazione al computer, ma si accetta anche l’impiego di soluzioni alternative come il più popolare programma MicroSoft EXCEL. Le lezioni iniziali sono svolte in un’aula multimediale del Dipartimento, con videoconnessione in favore degli istituti con maggiori problemi di spostamento. Le esperienze didattiche incluse nel Laboratorio sono sei: l’esperienza di Millikan (per verificare la quantizzazione della carica elettrica), il catino elettrolitico (per rappresentare le linee equipotenziali di campi elettrici), la scarica del condensatore (per misurare il tempo di scarica e verificarne la relazione con resistenza e capacità), l’oscilloscopio didattico (per caratterizzare la forza di Lorentz), il sistema molla-magnete (per studiare l’induzione elettromagnetica) e il solenoide attraversato da corrente (per misurare il campo magnetico associato e stimare la permeabilità magnetica). Le sei esperienze sono svolte (due per ogni pomeriggio, nell’arco di tre incontri) in base a un calendario stabilito secondo una rotazione dei vari gruppi (formati ciascuno da un massimo di 4 studenti, della stessa scuola). Quando tutti i gruppi hanno ultimato la realizzazione delle esperienze, scrivendo relazioni complete di analisi dei dati raccolti e opportune considerazioni finali (consegnate e valutate dai docenti), di comune accordo tra loro e con gli insegnanti di riferimento, individuano una o due esperienze che tra tutte intendono approfondire: a tal proposito preparano una presentazione dettagliata (della lunghezza di 10-15 trasparenze), da esporre in un successivo incontro, e dalla quale emergono ulteriori elementi di valutazione. Infine, nella “giornata conclusiva di condivisione del PLS”, viene mostrata a tutti i partecipanti del Progetto una selezione delle presentazioni rappresentative di tutte le sei esperienze, ed agli studenti valutati positivamente viene rilasciato l’attestato di partecipazione al Laboratorio di “Elettromagnetismo e Circuiti”, valido per ottenere i CFU in caso di iscrizione al Corso di Laurea in Fisica. Grazie alla dedizione degli insegnanti e all'entusiasmo degli studenti, i contenuti del Laboratorio sono stati ben recepiti e si è avuto modo di rivedere tra gli iscritti al Corso di Laurea alcuni dei ragazzi. Tra le criticità riscontrate vanno segnalati alcuni problemi logistici (per fortuna non insormontabili), tra cui il fatto che alcuni istituti, soprattutto i più distanti, pur col sostegno dei fondi PLS, hanno difficoltà a coprire i costi dei trasporti per tutti gli incontri, per cui in quei casi gli studenti devono organizzarsi autonomamente. Per il futuro si intende migliorare o sostituire alcune esperienze didattiche, nella direzione di favorire al massimo la fruibilità da parte degli studenti. L’azione del Laboratorio potrà migliorare anche grazie all'interessamento di alcune scuole che hanno già proposto, per l’anno 2013/14, l'attivazione di PON specificamente dedicati ai Laboratori PLS.
2014
9788861844087
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