Si presenta uno studio volto ad esplorare i modelli professionali e di servizio a partire dai quali medici di base e pediatri di libera scelta si rappresentano la collaborazione con lo psicologo entro il Servizio Sanitario Nazionale. La ricerca si inscrive entro una prospettiva psicodinamica-culturalista che riconosce il ruolo centrale dei processi simbolici affettivi nel modo di interpretare la propria funzione entro un servizio e le forme della collaborazione professionale. Un’intervista semi-strutturata è stata proposta a 13 medici di base e 17 pediatri di libera scelta. I trascritti sono stati sottoposti ad analisi multidimensionale: un’Analisi delle Corrispondenze Lessicali, finalizzata all’individuazione delle principali Dimensioni Simboliche caratterizzanti le produzioni discorsive, e un’Analisi dei Cluster, per l’individuazione dei principali nuclei tematici. I risultati consentono di evidenziare la presenza di una committenza sul servizio integrato e di precisare quali modelli professionali e di servizio fondano la domanda di collaborazione con lo psicologo. Laddove la funzione attribuita al servizio è identificata con la funzione medica (si tratta di curare), lo psicologo è chiamato a "contenere" dimensioni psicologiche "disturbanti" le procedure mediche previste. Laddove la funzione attribuita al servizio è quella di prendersi carico, integrativamente, di un utente riconosciuto nella sua unità bio-psico-sociale, lo psicologo è pensato come professionista al quale affidare la componente emozionale. Si discutono i risultati in termini di vincoli e risorse per lo sviluppo di una funzione psicologica entro un servizio integrato.

Lo psicologo di base entro il servizio sanitario. Un caso studio sull'immagine della funzione psicologica e del servizio integrato espressa da pediatri e medici di base

VENULEO, Claudia;
2014-01-01

Abstract

Si presenta uno studio volto ad esplorare i modelli professionali e di servizio a partire dai quali medici di base e pediatri di libera scelta si rappresentano la collaborazione con lo psicologo entro il Servizio Sanitario Nazionale. La ricerca si inscrive entro una prospettiva psicodinamica-culturalista che riconosce il ruolo centrale dei processi simbolici affettivi nel modo di interpretare la propria funzione entro un servizio e le forme della collaborazione professionale. Un’intervista semi-strutturata è stata proposta a 13 medici di base e 17 pediatri di libera scelta. I trascritti sono stati sottoposti ad analisi multidimensionale: un’Analisi delle Corrispondenze Lessicali, finalizzata all’individuazione delle principali Dimensioni Simboliche caratterizzanti le produzioni discorsive, e un’Analisi dei Cluster, per l’individuazione dei principali nuclei tematici. I risultati consentono di evidenziare la presenza di una committenza sul servizio integrato e di precisare quali modelli professionali e di servizio fondano la domanda di collaborazione con lo psicologo. Laddove la funzione attribuita al servizio è identificata con la funzione medica (si tratta di curare), lo psicologo è chiamato a "contenere" dimensioni psicologiche "disturbanti" le procedure mediche previste. Laddove la funzione attribuita al servizio è quella di prendersi carico, integrativamente, di un utente riconosciuto nella sua unità bio-psico-sociale, lo psicologo è pensato come professionista al quale affidare la componente emozionale. Si discutono i risultati in termini di vincoli e risorse per lo sviluppo di una funzione psicologica entro un servizio integrato.
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