Negli ultimi decenni gli studi sulla traduzione tecnica hanno prestato sempre maggiore attenzione al contesto dell’attività traduttiva, tentando di sviluppare metodi di ricerca che considerino gli aspetti culturali, testuali, funzionali, processuali e informatici. Sta emergendo così un quadro più veritiero e aggiornato che tiene conto della suddivisione del lavoro in varie fasi e della frequente collaborazione di più persone, nonché del coinvolgimento di committenti e agenzie di traduzione. La questione della qualità traduttiva è trattata soprattutto dai filoni di ricerca pragmatico-funzionali che mettono in evidenza le esigenze del destinatario e la necessità dell’adeguamento del testo alle usanze della cultura di arrivo, aprendo il tal modo la strada a studi specifici sui vari tipi di testo tecnico. Emblematico appare il caso dei manuali d’istruzione per l’uso, le cui caratteristiche per alcune macroculture importanti sono state definite in maniera sistematica, offrendo un panorama utile a chi esegue le traduzioni. Gli studi su manuali tradotti e l’analisi di alcuni sistemi di controllo della qualità diffusi in ambito professionale dimostrano però una propensione limitata a sfruttare nella prassi i risultati delle ricerche sulla traduzione, anche a causa di una mancata attenzione agli aspetti culturali. Il divario tra teoria e pratica, conseguenza di fattori strutturali e organizzativi, potrebbe essere ridotto se la ricerca contribuisse allo sviluppo di sistemi di documentazione tecnica e di controllo della qualità traduttiva basati su criteri validi.

La traduzione tecnica tra teoria e pratica

HEMPEL, Karl Gerhard
2014-01-01

Abstract

Negli ultimi decenni gli studi sulla traduzione tecnica hanno prestato sempre maggiore attenzione al contesto dell’attività traduttiva, tentando di sviluppare metodi di ricerca che considerino gli aspetti culturali, testuali, funzionali, processuali e informatici. Sta emergendo così un quadro più veritiero e aggiornato che tiene conto della suddivisione del lavoro in varie fasi e della frequente collaborazione di più persone, nonché del coinvolgimento di committenti e agenzie di traduzione. La questione della qualità traduttiva è trattata soprattutto dai filoni di ricerca pragmatico-funzionali che mettono in evidenza le esigenze del destinatario e la necessità dell’adeguamento del testo alle usanze della cultura di arrivo, aprendo il tal modo la strada a studi specifici sui vari tipi di testo tecnico. Emblematico appare il caso dei manuali d’istruzione per l’uso, le cui caratteristiche per alcune macroculture importanti sono state definite in maniera sistematica, offrendo un panorama utile a chi esegue le traduzioni. Gli studi su manuali tradotti e l’analisi di alcuni sistemi di controllo della qualità diffusi in ambito professionale dimostrano però una propensione limitata a sfruttare nella prassi i risultati delle ricerche sulla traduzione, anche a causa di una mancata attenzione agli aspetti culturali. Il divario tra teoria e pratica, conseguenza di fattori strutturali e organizzativi, potrebbe essere ridotto se la ricerca contribuisse allo sviluppo di sistemi di documentazione tecnica e di controllo della qualità traduttiva basati su criteri validi.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11587/382596
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