Il presente saggio prende in esame per la prima volta, in modo organico, le Memorie del duca Sigismondo Castromediano, Carceri e galere politiche, pubblicate in due volumi nel 1895-1896. L’autore, nobile filomonarchico con un’inflessibile fede unitaria, venne incarcerato dal 1848 al 1859 nelle galere napoletane con l’accusa di cospirazione antiborbonica. Si tratta di una delle opere più significative della memorialistica risorgimentale di tema carcerario, sebbene sia spesso trascurata nei repertori e nelle trattazioni dedicate a questo genere letterario, come si fa rilevare preliminarmente in una rapida rassegna della fortuna critica. Nel saggio si conduce dunque un’analisi dei vari aspetti di quest’opera al fine di farne risaltare l’importanza storica e documentaria. Le Memorie sono anche messe a confronto con i modelli indiscussi del genere, Le mie prigioni di Silvio Pellico e Le ricordanze della mia vita di Luigi Settembrini, con i quali si indicano le affinità e le differenze, nonché con l’opera di Nicola Palermo, Raffinamento della tirannide borbonica ossia I carcerati in Montefusco, che tratta, in maniera diversa, la stessa vicenda narrata nelle Memorie di Castromediano. Su questo studio si segnalano le seguenti recensioni: - Antonio Carannante, in “La Rassegna della Letteratura italiana”, luglio-dicembre 2013, n. 2, pag. 725. - Fabio Moliterni, in “OBLIO”, III, 9-10, settembre 2012, pp. 252-253.

Sigismondo Castromediano e la memorialistica risorgimentale

GIANNONE, Antonio
2012-01-01

Abstract

Il presente saggio prende in esame per la prima volta, in modo organico, le Memorie del duca Sigismondo Castromediano, Carceri e galere politiche, pubblicate in due volumi nel 1895-1896. L’autore, nobile filomonarchico con un’inflessibile fede unitaria, venne incarcerato dal 1848 al 1859 nelle galere napoletane con l’accusa di cospirazione antiborbonica. Si tratta di una delle opere più significative della memorialistica risorgimentale di tema carcerario, sebbene sia spesso trascurata nei repertori e nelle trattazioni dedicate a questo genere letterario, come si fa rilevare preliminarmente in una rapida rassegna della fortuna critica. Nel saggio si conduce dunque un’analisi dei vari aspetti di quest’opera al fine di farne risaltare l’importanza storica e documentaria. Le Memorie sono anche messe a confronto con i modelli indiscussi del genere, Le mie prigioni di Silvio Pellico e Le ricordanze della mia vita di Luigi Settembrini, con i quali si indicano le affinità e le differenze, nonché con l’opera di Nicola Palermo, Raffinamento della tirannide borbonica ossia I carcerati in Montefusco, che tratta, in maniera diversa, la stessa vicenda narrata nelle Memorie di Castromediano. Su questo studio si segnalano le seguenti recensioni: - Antonio Carannante, in “La Rassegna della Letteratura italiana”, luglio-dicembre 2013, n. 2, pag. 725. - Fabio Moliterni, in “OBLIO”, III, 9-10, settembre 2012, pp. 252-253.
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