Il saggio ricostruisce le complesse questioni legate alla prassi dei cosiddetti testamenti dell'anima, disposti, per consuetudine «antica e immemorabile» (riscontrata anche in altri Stati italiani ed europei) e in maniera abusiva, dall'episcopato del Regno di Napoli che, nell'esercizio di un preteso ius testandi, imponeva un prelievo forzoso sui beni di coloro che erano morti senza aver fatto alcuna disposizione testamentaria, negando, in caso di resistenza da parte degli eredi, la celebrazione delle messe di suffragio e, in alcuni casi, la sepoltura ecclesiastica ai corpi dei defunti.
La pratica dei testamenti dell'anima nel Regno di Napoli. L'esempio della diocesi di Lecce (secoli XVII-XVIII)
GAUDIOSO, Francesco
2012-01-01
Abstract
Il saggio ricostruisce le complesse questioni legate alla prassi dei cosiddetti testamenti dell'anima, disposti, per consuetudine «antica e immemorabile» (riscontrata anche in altri Stati italiani ed europei) e in maniera abusiva, dall'episcopato del Regno di Napoli che, nell'esercizio di un preteso ius testandi, imponeva un prelievo forzoso sui beni di coloro che erano morti senza aver fatto alcuna disposizione testamentaria, negando, in caso di resistenza da parte degli eredi, la celebrazione delle messe di suffragio e, in alcuni casi, la sepoltura ecclesiastica ai corpi dei defunti.File in questo prodotto:
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