Le riforme ispirate al federalismo fiscale affondano le loro radici, da un lato, nell’accresciuta sensibilità dei contribuenti al peso delle imposte richieste per finanziare il settore pubblico e, dall’altro, nella sempre minore disponibilità a sostenere sistemi redistributivi “pesanti” provocata dalla competizione su scala globale tra i territori. Nel corso degli anni ’90 si è diffusa una domanda di federalismo come prospettiva di cambiamento e come sistema di riorganizzazione dell’intervento pubblico. I tentativi di rispondere a questa domanda si sono mossi su scala legislativa, anche costituzionale, e su scala finanziaria senza approdare ad uno schema completo e coerente. Rispetto a tale contesto, nel presente lavoro la dimensione teorica viene declinata con la realtà pratica. Questo metodo accetta la sfida della contaminazione tra culture e approcci e prova a costruire un valore aggiunto condiviso nella definizione delle questioni e degli scenari evolutivi. Ecco allora che il tema dell’autonomia viene riletto muovendo da quattro distinti livelli di analisi in chiave autonomista che considereranno: a) i diversi modelli di decentramento di alcuni paesi stranieri; b) la declinazione del concetto di autonomia finanziaria sul versante delle entrate a disposizione della manovra di bilancio degli enti territoriali; c) il tema del costo standard e delle caratteristiche implicite di un modello di quantificazione dei fabbisogni che superi la spesa storica in favore di riferimenti standardizzati; d) infine, un ultimo aspetto legato all’analisi degli spazi di autonomia nello sviluppo delle potenzialità della sussidiarietà orizzontale.

I principi contabili per la misurazione della performance negli enti locali

PREITE, Daniela
2011-01-01

Abstract

Le riforme ispirate al federalismo fiscale affondano le loro radici, da un lato, nell’accresciuta sensibilità dei contribuenti al peso delle imposte richieste per finanziare il settore pubblico e, dall’altro, nella sempre minore disponibilità a sostenere sistemi redistributivi “pesanti” provocata dalla competizione su scala globale tra i territori. Nel corso degli anni ’90 si è diffusa una domanda di federalismo come prospettiva di cambiamento e come sistema di riorganizzazione dell’intervento pubblico. I tentativi di rispondere a questa domanda si sono mossi su scala legislativa, anche costituzionale, e su scala finanziaria senza approdare ad uno schema completo e coerente. Rispetto a tale contesto, nel presente lavoro la dimensione teorica viene declinata con la realtà pratica. Questo metodo accetta la sfida della contaminazione tra culture e approcci e prova a costruire un valore aggiunto condiviso nella definizione delle questioni e degli scenari evolutivi. Ecco allora che il tema dell’autonomia viene riletto muovendo da quattro distinti livelli di analisi in chiave autonomista che considereranno: a) i diversi modelli di decentramento di alcuni paesi stranieri; b) la declinazione del concetto di autonomia finanziaria sul versante delle entrate a disposizione della manovra di bilancio degli enti territoriali; c) il tema del costo standard e delle caratteristiche implicite di un modello di quantificazione dei fabbisogni che superi la spesa storica in favore di riferimenti standardizzati; d) infine, un ultimo aspetto legato all’analisi degli spazi di autonomia nello sviluppo delle potenzialità della sussidiarietà orizzontale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11587/364546
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