La Grande Camera della Corte europea dei diritti dell'uomo, riformando la sentenza 3 nov. 2009 della Seconda Sezione, ha ritenuto che la presenza del crocifisso nelle aule delle scuole pubbliche statali italiane non violi la libertà di educazione e di religione dei genitori e dei discenti, garantite dalla CEDU. La pronincia si conforma alla precedente giurisprudenza della Corte, segnatamente riguardo al "margine di apprezzamento" da riconoscere agli Stati membri e delinea una cocezione pluralista del pricipio di laicità.

La pronuncia della Grande Chambre della Corte di Strasburgo sul caso Lautsi c. Italia: post nubila Phoebus

TURCHI, Vincenzo
2011-01-01

Abstract

La Grande Camera della Corte europea dei diritti dell'uomo, riformando la sentenza 3 nov. 2009 della Seconda Sezione, ha ritenuto che la presenza del crocifisso nelle aule delle scuole pubbliche statali italiane non violi la libertà di educazione e di religione dei genitori e dei discenti, garantite dalla CEDU. La pronincia si conforma alla precedente giurisprudenza della Corte, segnatamente riguardo al "margine di apprezzamento" da riconoscere agli Stati membri e delinea una cocezione pluralista del pricipio di laicità.
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