Negli ultimi decenni, il settore agroalimentare è stato caratterizzato da profondi cambiamenti determinati, in special modo, dalla libera circolazione delle merci. Il processo di globalizzazione è stato reso possibile grazie anche alla contemporanea e rapida evoluzione dei sistemi di trasporto e conservazione dei prodotti alimentari, anche freschi (ortaggi e frutta in particolare), che ha favorito, unitamente alla de-localizzazione produttiva e allo sviluppo tecnologico dei metodi di coltivazione in ambiente confinato e controllato (serre), anche il fenomeno della de-stagionalizzazione, ovvero la disponibilità di "prodotti alimentari, soprattutto freschi, al di fuori dei periodi tipici di produzione e commercializzazione. Parimenti si è andato affermando sempre più il concetto di "food miles" o "chilometro alimentare", concetto che prende in considerazione la quantità di strada percorsa da un prodotto alimentare prima cli essere consumato. Tuttavia, considerando che non tutti i tipi di trasporto sono equivalenti, una semplice considerazione della distanza che un alimento percorre durante la sua vita non fornisce una indicazione precisa del suo impatto ambientale complessivo e non incide necessariamente sulle sue caratteristiche qualitative e nutrizionali. Occorre, quindi, far uso di strumenti più completi, come "Carbon footprint" e LCA, e rivedere l'attuale organizzazione e struttura del sistema agroalimentare nazionale e, soprattutto, comunitario dal punto di vista del suo impatto sull'ambiente, anche alla luce della prossima approvazione della PAC nel 2013.
Un nuovo sistema agroalimentare tra globalizzazione e localismo. "Food miles" ed aspetti ambientali
RUBERTI, Marcello;DE LEO, Federica
2011-01-01
Abstract
Negli ultimi decenni, il settore agroalimentare è stato caratterizzato da profondi cambiamenti determinati, in special modo, dalla libera circolazione delle merci. Il processo di globalizzazione è stato reso possibile grazie anche alla contemporanea e rapida evoluzione dei sistemi di trasporto e conservazione dei prodotti alimentari, anche freschi (ortaggi e frutta in particolare), che ha favorito, unitamente alla de-localizzazione produttiva e allo sviluppo tecnologico dei metodi di coltivazione in ambiente confinato e controllato (serre), anche il fenomeno della de-stagionalizzazione, ovvero la disponibilità di "prodotti alimentari, soprattutto freschi, al di fuori dei periodi tipici di produzione e commercializzazione. Parimenti si è andato affermando sempre più il concetto di "food miles" o "chilometro alimentare", concetto che prende in considerazione la quantità di strada percorsa da un prodotto alimentare prima cli essere consumato. Tuttavia, considerando che non tutti i tipi di trasporto sono equivalenti, una semplice considerazione della distanza che un alimento percorre durante la sua vita non fornisce una indicazione precisa del suo impatto ambientale complessivo e non incide necessariamente sulle sue caratteristiche qualitative e nutrizionali. Occorre, quindi, far uso di strumenti più completi, come "Carbon footprint" e LCA, e rivedere l'attuale organizzazione e struttura del sistema agroalimentare nazionale e, soprattutto, comunitario dal punto di vista del suo impatto sull'ambiente, anche alla luce della prossima approvazione della PAC nel 2013.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.