In assenza di una trattazione organica e teorica, da parte di Giovanni Albino, sul significato e sul fine dell’attività storiografica, sono state analizzate le prefatorie dello stesso Albino alle epitomi delle Vite parallele di Plutarco, le Divinae sententiae, e delle Vite dei filosofi di Diogene Laertio, e soprattutto il tessuto narrativo del De gestis regum Neapolitanorum ab Aragonia. Lo studio, sorretto anche dall’analisi delle fonti, ha confermato l’adesione di Giovanni Albino alle posizioni ufficiali della storiografia aragonese di connotazione cortigiana attraverso l’elaborazione ideologica della figura del principe.

Giovanni Albino e il «vero historico»

DALL'OCO, Sondra
2011-01-01

Abstract

In assenza di una trattazione organica e teorica, da parte di Giovanni Albino, sul significato e sul fine dell’attività storiografica, sono state analizzate le prefatorie dello stesso Albino alle epitomi delle Vite parallele di Plutarco, le Divinae sententiae, e delle Vite dei filosofi di Diogene Laertio, e soprattutto il tessuto narrativo del De gestis regum Neapolitanorum ab Aragonia. Lo studio, sorretto anche dall’analisi delle fonti, ha confermato l’adesione di Giovanni Albino alle posizioni ufficiali della storiografia aragonese di connotazione cortigiana attraverso l’elaborazione ideologica della figura del principe.
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