Il fenomeno delle pubblicazioni a dispense ha conosciuto un vero e proprio boom a partire dagli anni sessanta: l’edicola è stata (ed è ancora) uno dei canali di diffusione della cultura di massa, con una forte tradizione in Italia. Tra il 1955 e il 1995 vengono presentate nelle edicole 27 opere sulla seconda guerra mondiale (18 a dispense settimanali, 5 allegate a quotidiani/riviste con cadenza variabile – giornaliera/mensile - e 3 a volumi/volumetti periodici, 1 in videocassette settimanali). Siamo di fronte a una vera e propria operazione di storia divulgativa e illustrata del secondo conflitto mondiale: delle opere di maggior successo, nelle sole edicole si vendevano mediamente oltre 200.000 copie di ogni fascicolo - gli altri tradizionali canali di diffusione erano e sono la vendita rateale e quella postale. Il saggio presenta una prima descrizione di tali opere, il cui intento dichiarato era quello di fornire al lettore medio una ricostruzione degli eventi bellici piana e accessibile, con stile ed effetti giornalistici: “una storia in presa diretta”. Autori/curatori infatti sono, salvo qualche eccezione, giornalisti (gli storici, benché ampiamente saccheggiati, non compaiono quasi mai). Caratteristica comune di tutte queste opere la loro straordinaria ricchezza iconografica: l’immagine, in tali pubblicazioni, diventa essa stessa parte integrante della ricostruzione storiografica.
“Una storia per il grande pubblico”: la Seconda guerra mondiale a puntate nelle edicole italiane (1955-2009)
MINECCIA, Francesco
2009-01-01
Abstract
Il fenomeno delle pubblicazioni a dispense ha conosciuto un vero e proprio boom a partire dagli anni sessanta: l’edicola è stata (ed è ancora) uno dei canali di diffusione della cultura di massa, con una forte tradizione in Italia. Tra il 1955 e il 1995 vengono presentate nelle edicole 27 opere sulla seconda guerra mondiale (18 a dispense settimanali, 5 allegate a quotidiani/riviste con cadenza variabile – giornaliera/mensile - e 3 a volumi/volumetti periodici, 1 in videocassette settimanali). Siamo di fronte a una vera e propria operazione di storia divulgativa e illustrata del secondo conflitto mondiale: delle opere di maggior successo, nelle sole edicole si vendevano mediamente oltre 200.000 copie di ogni fascicolo - gli altri tradizionali canali di diffusione erano e sono la vendita rateale e quella postale. Il saggio presenta una prima descrizione di tali opere, il cui intento dichiarato era quello di fornire al lettore medio una ricostruzione degli eventi bellici piana e accessibile, con stile ed effetti giornalistici: “una storia in presa diretta”. Autori/curatori infatti sono, salvo qualche eccezione, giornalisti (gli storici, benché ampiamente saccheggiati, non compaiono quasi mai). Caratteristica comune di tutte queste opere la loro straordinaria ricchezza iconografica: l’immagine, in tali pubblicazioni, diventa essa stessa parte integrante della ricostruzione storiografica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.