Il saggio presenta una selezione di parole e locuzioni giuridiche valutate con riguardo alla presenza e al trattamento nei dizionari dell’uso e storici e in estesi archivi elettronici di testi giuridici distinti per periodo (testi antichi, moderni e contemporanei) e tipologia (testi normativi, applicativi e giurisprudenziali, dottrinali, testi della prassi). Il saggio intende contribuire alla conoscenza del lessico giuridico e al perfezionamento delle informazioni lessicografiche. La documentazione attraverso esempi e contesti tratti dai repertori indagati consente in particolare di segnalare voci o accezioni significative non trattate dai dizionari, di proporre possibili retrodatazioni, di individuare scarti di rilievo tra definizioni presenti nei dizionari ed effettiva consistenza semantica delle voci in esame nei testi giuridici. La diversa distribuzione delle voci tra testi normativi e testi di altro tipo, osservata attraverso minimi raffronti quantitativi, prospetta atteggiamenti di scrittura e di elaborazione del discorso giuridico di volta in volta riferibili a esigenze di denotazione tecnica o a fatti di natura espressiva. Il carattere tecnico delle voci e delle accezioni considerate o la loro relazione con abitudini scrittorie proprie del testo giuridico sono confortati da una parallela ricerca in repertori elettronici di testi della tradizione letteraria o storico-culturale italiana, quasi in ogni caso improduttiva di attestazioni utili.

Su alcune voci e locuzioni giuridiche d'interesse lessicografico

DELL'ANNA, Maria Vittoria
2010-01-01

Abstract

Il saggio presenta una selezione di parole e locuzioni giuridiche valutate con riguardo alla presenza e al trattamento nei dizionari dell’uso e storici e in estesi archivi elettronici di testi giuridici distinti per periodo (testi antichi, moderni e contemporanei) e tipologia (testi normativi, applicativi e giurisprudenziali, dottrinali, testi della prassi). Il saggio intende contribuire alla conoscenza del lessico giuridico e al perfezionamento delle informazioni lessicografiche. La documentazione attraverso esempi e contesti tratti dai repertori indagati consente in particolare di segnalare voci o accezioni significative non trattate dai dizionari, di proporre possibili retrodatazioni, di individuare scarti di rilievo tra definizioni presenti nei dizionari ed effettiva consistenza semantica delle voci in esame nei testi giuridici. La diversa distribuzione delle voci tra testi normativi e testi di altro tipo, osservata attraverso minimi raffronti quantitativi, prospetta atteggiamenti di scrittura e di elaborazione del discorso giuridico di volta in volta riferibili a esigenze di denotazione tecnica o a fatti di natura espressiva. Il carattere tecnico delle voci e delle accezioni considerate o la loro relazione con abitudini scrittorie proprie del testo giuridico sono confortati da una parallela ricerca in repertori elettronici di testi della tradizione letteraria o storico-culturale italiana, quasi in ogni caso improduttiva di attestazioni utili.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11587/344351
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