La questione penale ha monopolizzato undici sessioni di lavoro dell’Assemblea Costituente lungo l’arco dei ventisette mesi dell’intera legislatura; tali sessioni possono essere tripartite: 1) interventi urgenti (agosto 1789/gennaio 1790), 2) riforma dell’Ordinamento giudiziario e adozione della giuria penale (marzo-aprile 1790), 3) riforma dell’intera legislazione criminale: codice penale e legge sulla procedura dinanzi alla giuria (novembre 1790/settembre 1791). L’eminente posto della questione penale nei lavori parlamentari è stato il prodotto di più fattori. In primo luogo, molti Cahiers de doléances chiedevano interventi in materia, incontrando la sensibilità riformatrice dei deputati-giuristi di formazione illuminista che siedevano nei principali Comitati della Costituente (Comité de Constitution, Comité de Jurisprudence criminelle, etc.); in secondo luogo, vi era la necessità di fare argine all’estremismo patriottico che chiedeva la pena di morte generalizzata contro tutti coloro che fossero sospettati di essere avversari della Rivoluzione in corso. Per evitare di contrapporsi alla piazza i leaders della Costituente decisero di proporre all’opinione pubblica una grande alternativa riformatrice sul doppio binario della ridefinizione della scala delle infrazioni (ricomprendendo le fattispecie “politiche” in una scala sanzionatoria che avrebbe fatto da modello per i codici moderni) e della ridefinizione del rito penale (prevedendovi il ruolo centrale della giuria all’interno di ogni processo).

L’enjeu pénal à l’Assemblée Constituante (1789-1791)

MARTUCCI, ROBERTO
2005-01-01

Abstract

La questione penale ha monopolizzato undici sessioni di lavoro dell’Assemblea Costituente lungo l’arco dei ventisette mesi dell’intera legislatura; tali sessioni possono essere tripartite: 1) interventi urgenti (agosto 1789/gennaio 1790), 2) riforma dell’Ordinamento giudiziario e adozione della giuria penale (marzo-aprile 1790), 3) riforma dell’intera legislazione criminale: codice penale e legge sulla procedura dinanzi alla giuria (novembre 1790/settembre 1791). L’eminente posto della questione penale nei lavori parlamentari è stato il prodotto di più fattori. In primo luogo, molti Cahiers de doléances chiedevano interventi in materia, incontrando la sensibilità riformatrice dei deputati-giuristi di formazione illuminista che siedevano nei principali Comitati della Costituente (Comité de Constitution, Comité de Jurisprudence criminelle, etc.); in secondo luogo, vi era la necessità di fare argine all’estremismo patriottico che chiedeva la pena di morte generalizzata contro tutti coloro che fossero sospettati di essere avversari della Rivoluzione in corso. Per evitare di contrapporsi alla piazza i leaders della Costituente decisero di proporre all’opinione pubblica una grande alternativa riformatrice sul doppio binario della ridefinizione della scala delle infrazioni (ricomprendendo le fattispecie “politiche” in una scala sanzionatoria che avrebbe fatto da modello per i codici moderni) e della ridefinizione del rito penale (prevedendovi il ruolo centrale della giuria all’interno di ogni processo).
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