Il settore agroalimentare nel territorio pugliese è contraddistinto dalla presenza di imprese piccole e medie, spesso organizzate in forma di distretto. Tale caratteristica rappresenta una variabile importante nella definizione dei termini della competizione su scala nazionale e internazionale. Di fatto, questo andamento fortemente differenziato del sistema produttivo regionale limita le possibilità di inserimento competitivo nei mercati internazionali, elevando, così, il rischio di marginalizzazione dei nostri prodotti locali. Pertanto si ravvisa l’opportunità e l’urgenza di puntare essenzialmente sul rafforzamento della tendenza all’innovazione, quale vettore per il completamento e/o il consolidamento del processo di internazionalizzazione e sull’attuazione di strategie di rete e di integrazione di filiera. Occorre tenere presente che lo slancio competitivo dell’agroalimentare è centrato sul comparto dei cosiddetti alimenti funzionali. L’elevato potenziale nel mercato mondiale che gli alimenti funzionali possono esplicare è determinato dal fatto che la forza guida di tale comparto è principalmente rappresentata dall’incremento delle conoscenze di base sull’attività metabolica e fisiologica di composti naturali i quali, aggiunti agli alimenti o naturalmente presenti in essi, apportano benefici salutistici rispetto ai prodotti convenzionali. Per fronteggiare la persistenza nel nostro territorio di fattori che possono ritardare il decollo del comparto degli alimenti funzionali imprescindibile la valorizzazione della ricerca scientifica e della formazione, attraverso la costituzione di connessioni e di corrispondenze tra Università, Centri di ricerca ed imprese che tengano conto della pluralità di opportunità e strumenti presenti a livello regionale, nazionale ed europeo. Obiettivo del presente progetto è dunque incrementare il dinamismo tra il settore produttivo e quello della ricerca scientifica, puntando sull’ animazione della domanda di innovazione e la messa a sistema dell’offerta. A tal scopo lo sviluppo di una rete di laboratori pubblici, poiché utilizza l’approccio multidisciplinare per agevolare il trasferimento delle tecnologie coerentemente alla gestione di fabbisogni e flussi di informazioni, consente l’effettivo sviluppo di un’organizzazione sistemica tra differenti centri di ricerca che, in connessione con le aziende del settore agroalimentare, potranno effettuare trasferimenti di know-how e realizzare, così, in tempi brevi, lo scale up dei risultati della ricerca. La strategia indicata in questo progetto è fondata su di un sistema di laboratori che grazie alle strumentazioni già in possesso e a quelle da acquisire realizzi innovazioni di prodotto e/o di processo (attività orizzontali lungo la filiera) e intervenga in itinere su tutte le questioni che l’innovazione di filiera impone (attività trasversali alle singole filiere). In particolare, la rete dei laboratori indica una progettazione finalizzata a fronteggiare la domanda di innovazione di prodotti funzionali di filiere tradizionali dell’industria agroalimentare pugliese quali la lattiero-casearia, la viti-vinicola, l’olivicola, l’orto-frutticola e la cerealicola. Inoltre, non manca di occuparsi di risolvere problematiche trasversali quali quelle riguardanti la qualità e sicurezza della materia prima e del prodotto trasformato, la tracciabilità e rintracciabilità, gli aspetti salutistico-nutrizionali, allergenici ed immunologici e la valutazione dei costi/benefici. Si valuta che un sistema in rete così strutturato è in grado di far emergere anche domande e bisogni latenti che le strutture produttive, per mancanza di interrelazione e di infrastrutturazione adeguate, non sono in grado di esprimere. Obiettivo finale è l’abilitazione della rete a promuovere l’industria collegata ai Centri di Ricerca, offrendo, oltre al vantaggio competitivo derivante dalla capacità progettuale, attenzione peculiare ai temi della qualità e delle tecnologie eco-compatibili.

Rete di laboratori per l'innovazione nel campo degli alimenti funzionali (Accordo di programma quadro ricerca scientifica- II atto integrativo regione Puglia- Avviso Pubblico "Reti di laboratori pubblici di ricerca". Classificato al ventesimo posto delle proposte ammissibili, finanziato).

MALITESTA, Cosimino;
2009-01-01

Abstract

Il settore agroalimentare nel territorio pugliese è contraddistinto dalla presenza di imprese piccole e medie, spesso organizzate in forma di distretto. Tale caratteristica rappresenta una variabile importante nella definizione dei termini della competizione su scala nazionale e internazionale. Di fatto, questo andamento fortemente differenziato del sistema produttivo regionale limita le possibilità di inserimento competitivo nei mercati internazionali, elevando, così, il rischio di marginalizzazione dei nostri prodotti locali. Pertanto si ravvisa l’opportunità e l’urgenza di puntare essenzialmente sul rafforzamento della tendenza all’innovazione, quale vettore per il completamento e/o il consolidamento del processo di internazionalizzazione e sull’attuazione di strategie di rete e di integrazione di filiera. Occorre tenere presente che lo slancio competitivo dell’agroalimentare è centrato sul comparto dei cosiddetti alimenti funzionali. L’elevato potenziale nel mercato mondiale che gli alimenti funzionali possono esplicare è determinato dal fatto che la forza guida di tale comparto è principalmente rappresentata dall’incremento delle conoscenze di base sull’attività metabolica e fisiologica di composti naturali i quali, aggiunti agli alimenti o naturalmente presenti in essi, apportano benefici salutistici rispetto ai prodotti convenzionali. Per fronteggiare la persistenza nel nostro territorio di fattori che possono ritardare il decollo del comparto degli alimenti funzionali imprescindibile la valorizzazione della ricerca scientifica e della formazione, attraverso la costituzione di connessioni e di corrispondenze tra Università, Centri di ricerca ed imprese che tengano conto della pluralità di opportunità e strumenti presenti a livello regionale, nazionale ed europeo. Obiettivo del presente progetto è dunque incrementare il dinamismo tra il settore produttivo e quello della ricerca scientifica, puntando sull’ animazione della domanda di innovazione e la messa a sistema dell’offerta. A tal scopo lo sviluppo di una rete di laboratori pubblici, poiché utilizza l’approccio multidisciplinare per agevolare il trasferimento delle tecnologie coerentemente alla gestione di fabbisogni e flussi di informazioni, consente l’effettivo sviluppo di un’organizzazione sistemica tra differenti centri di ricerca che, in connessione con le aziende del settore agroalimentare, potranno effettuare trasferimenti di know-how e realizzare, così, in tempi brevi, lo scale up dei risultati della ricerca. La strategia indicata in questo progetto è fondata su di un sistema di laboratori che grazie alle strumentazioni già in possesso e a quelle da acquisire realizzi innovazioni di prodotto e/o di processo (attività orizzontali lungo la filiera) e intervenga in itinere su tutte le questioni che l’innovazione di filiera impone (attività trasversali alle singole filiere). In particolare, la rete dei laboratori indica una progettazione finalizzata a fronteggiare la domanda di innovazione di prodotti funzionali di filiere tradizionali dell’industria agroalimentare pugliese quali la lattiero-casearia, la viti-vinicola, l’olivicola, l’orto-frutticola e la cerealicola. Inoltre, non manca di occuparsi di risolvere problematiche trasversali quali quelle riguardanti la qualità e sicurezza della materia prima e del prodotto trasformato, la tracciabilità e rintracciabilità, gli aspetti salutistico-nutrizionali, allergenici ed immunologici e la valutazione dei costi/benefici. Si valuta che un sistema in rete così strutturato è in grado di far emergere anche domande e bisogni latenti che le strutture produttive, per mancanza di interrelazione e di infrastrutturazione adeguate, non sono in grado di esprimere. Obiettivo finale è l’abilitazione della rete a promuovere l’industria collegata ai Centri di Ricerca, offrendo, oltre al vantaggio competitivo derivante dalla capacità progettuale, attenzione peculiare ai temi della qualità e delle tecnologie eco-compatibili.
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