Il contributo analizza i singoli interessi coinvolti in un'operazione di project financing e i relativi poteri di controllo, nella prospettiva funzionale. Si prendono le mosse dall'unitarietà sul piano economico delle operazioni di p.f., per indentificare una matrice comune dei distinti poteri di controllo che competono ai soggetti coinvolti, apprezzata in una logica non di antagonismo tra interessi, ma di solidarietà e trasparenza nell'ambito di un complesso collegamento di vicende, funzionalizzate alla realizzazione di un obiettivo comune. In tale prospettiva, si distinguono le ipotesi nelle quali gli interessi da tutelare non sono tali da legittimare un potere di controllo così ampio da poter interferire sulle vicende esecutive degli altri rapporti, da quelle ipotesi, invece, nelle quali l'interesse del controllante è tanto rilevante da tradursi in vero e proprio atto di gestione. Si riconduce alla rima categoria il potere di controllo dei finanziatori sulle modalità di amministrazione della somma finanziata. Maggiormente incisivo è invece il potere di controllo spettante alla p.a. sulle attività e funzioni svolte dal general contractor nelle ipotesi di appalti per la realizzazione di infrastrutture e insediamenti produttivi strategici e di interesse nazionale di cui alla l. obiettivo (l. n. 443 del 2001)

Interessi e controlli nella finanza di progetto

RUSSO, Tommaso
2006-01-01

Abstract

Il contributo analizza i singoli interessi coinvolti in un'operazione di project financing e i relativi poteri di controllo, nella prospettiva funzionale. Si prendono le mosse dall'unitarietà sul piano economico delle operazioni di p.f., per indentificare una matrice comune dei distinti poteri di controllo che competono ai soggetti coinvolti, apprezzata in una logica non di antagonismo tra interessi, ma di solidarietà e trasparenza nell'ambito di un complesso collegamento di vicende, funzionalizzate alla realizzazione di un obiettivo comune. In tale prospettiva, si distinguono le ipotesi nelle quali gli interessi da tutelare non sono tali da legittimare un potere di controllo così ampio da poter interferire sulle vicende esecutive degli altri rapporti, da quelle ipotesi, invece, nelle quali l'interesse del controllante è tanto rilevante da tradursi in vero e proprio atto di gestione. Si riconduce alla rima categoria il potere di controllo dei finanziatori sulle modalità di amministrazione della somma finanziata. Maggiormente incisivo è invece il potere di controllo spettante alla p.a. sulle attività e funzioni svolte dal general contractor nelle ipotesi di appalti per la realizzazione di infrastrutture e insediamenti produttivi strategici e di interesse nazionale di cui alla l. obiettivo (l. n. 443 del 2001)
2006
9788849513103
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